Cronaca

Torna alla homepage
La Digos di Genova al lavoro con i colleghi napoletani
2 minuti e 3 secondi di lettura
di Aurora Bottino

È di 15 poliziotti feriti il bilancio degli scontri tra tifosi andati in scena un'ora prima di Genoa - Inter allo stadio Luigi Ferraris di Marassi. Continuano le indagini della Digos e della polizia scientifica per identificare il gruppo di violenti: sono state sequestrate le immagini di decine di telecamere in zona. 

Che cosa è successo 

Mancava qualche minuto alle 17 quando due autobus, con a bordo circa 120 ultras neroazzurri arrivati in treno alla stazione di Principe, sono stati portati con le navette al parcheggio del settore ospiti dello stadio genovese. Secondo diversi testimoni i mezzi sarebbero arrivati con le porte già aperte, con i tifosi armati di bombecarta e fumogeni. A quel punto, un gruppo di ultras (perlopiù genoani) con il volto coperto, proveniente da scalinata Montaldo e dai tradizionali luoghi di ritrovo limitrofi, da piazza Romagnosi ha iniziato un fitto lancio di fumogeni e petardi. Poi, si è diretto verso lo sbarramento della polizia a protezione del settore ospiti.

Nel giro di qualche secondo il gruppo si è unito ad altri tifosi rossoblù, nel tentativo di creare un varco tra il cordone delle forze dell'ordine che li divideva dagli ultras neroazzurro. 

L'immediato intervento dei Reparti Inquadrati ha evitato contatti tra le due tifoserie contrapposte. Usando i lacrimogeni gli agenti sono riusciti a ripristinare le distanze di sicurezza.  Il bilancio è di un motorino parcheggiato in via Monnet andato in fiamme a causa di un grosso petardo, con l'incendio spento dai vigili del fuoco che ha però raggiunto un furgone e un'auto parcheggiata, danneggiandole. Altri due veicoli privati, parcheggiati nelle vie limitrofe allo stadio, hanno riportato danni a causa del lancio di oggetti.

A quel punto il gruppo ha ripiegato su via Canevari, in direzione scalinata Montaldo, nel tentativo di raggiungere il settore ospiti attraverso via Monnet, dove, all'altezza del monumento “Spagnolo”, è stato respinto dalla polizia che ha sequestrato due mazze. 

Quindici i poliziotti feriti 

Nel corso del servizio, 4 agenti, due del Reparto Mobile di Torino e due del Reparto Mobile di Genova, ricorrevano alle cure presso nosocomio cittadino, mentre altri 11 operatori del Reparto Mobile di Genova riuscivano a completare il servizio nonostante le ferite riportate e ricorrevano ai sanitari dopo la fine dei disordini. Tutti refertati con prognosi da 3 a 20 giorni per contusioni, distorsioni, traumi od escoriazioni causate dal lancio di oggetti. I 20 giorni sono riferibili alla lussazione della spalla dovuta al lancio di una transenna sullo scudo dell’operatore. Altri referti attestano colpi di spranga, cinghiate, nonché traumi acustici dovuti allo scoppio di bombe carta e petardi.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook