SANTA MARGHERITA - Era ancora vivo domenica pomeriggio Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, il 19enne egiziano trovato morto in mare con le mani e la testa mozzate nella notte tra lunedì e martedì.
È quello che emerge dalle indagini dei carabinieri. Il ragazzo egiziano che sognava di diventare parrucchiere colpito con un punteruolo al cuore e trovato al largo di Santa Margherita Ligure dall'equipaggio di un tender è stato quindi ucciso tra domenica e lunedì sera.
I militari continuano ad ascoltare conoscenti, amici e colleghi del 19enne, che aveva più lavoretti da quando era stato trasferito dalla comunità di San Fruttuoso, dove aveva abitato dal suo arrivo con il barcone, nel Centro Storico di Genova.
Intanto nuovi particolari emergono dall'autopsia eseguita dal medico legale Davide Bedocchi come l'evidenza che il giovane sia stato colpito non solo al cuore ma anche al fegato e all'addome.
Il giovane aveva anche tracce di anfetamine nelle urine. Stanno parlando con i carabinieri anche la findanzata e alcune sue amiche mentre si cerca di capire il movente: non è esclusa alcuna ipotesi, anche se quella più accreditata sembra quella di un delitto maturato negli ambienti della droga.
Questo perchè Abdalla che lavorava come aiuto parrucchiere in due saloni, uno in via del Campo nel cuore del centro storico, e uno a Sestri Ponente, negli ultimi mesi - secondo i carabinieri - aveva iniziato a spacciare anche se non risultano precedenti o segnalazioni a parte per una lite con un coetaneo mentre era ospite in una comunità per minori stranieri non accompagnati da cui era uscito da mesi.
Per quanto riguarda le mutilazioni, secondo il medico legale, sarebbero compatibili sia con un'elica di un natante che con un'arma. Ci sarebbero diversi segni sulle ossa che potrebbero fare pensare a diversi colpi inferti per staccare le parti del corpo ma anche con il movimento circolare di un'elica.
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