Cronaca

1 minuto e 6 secondi di lettura

GENOVA - Proseguono gli accertamenti sia di natura ambientale sia per accettare le cause dell'incidente che ieri ha provocato lo sversamento di idrocarburi nel torrente Varenna, all'altezza di via Cassanello a Multedo.

Genova, sversamento di petrolio nel Varenna: nessuna evacuazione - LA NOTIZIA

Dopo la segnalazione dei vigili del fuoco Arpal ha attivato due squadre, una ha iniziato le valutazioni sul luogo in cui si è verificato lo sversamento, mentre l'altra lavora presso la sede del deposito. Da ieri pomeriggio è presente anche l'autospurgo mentre sono state sistemate nuove protezioni per fermare il flusso delle acque contaminate.

Le operazioni vengono costantemente monitorate attraverso la Sala Operativa della Protezione civile anche dal presidente della Regione Giovanni Toti e dall'assessore all'Ambiente Giacomo Giampedrone, in costante contatto con il direttore di Arpal Carlo Emanuele Pepe.

Fonti interne all'Eni hanno fatto ufficialmente sapere che "ieri, durante le operazioni propedeutiche agli interventi di manutenzione straordinaria dell'oleodotto Genova Pegli, si è verificata, per cause ancora in corso di accertamento, una perdita di greggio su un'area pavimentata all'interno del deposito. La perdita è stata prontamente interrotta, sono stati attivati tutti i sistemi di contenimento e bonifica e sono state poste anche delle panne assorbenti a protezione del torrente Varenna limitrofo all’area, che è stato marginalmente interessato. L’intervento ambientale per la totale bonifica dell’area è tuttora in corso e sarà concluso nei prossimi giorni"

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 27 Settembre 2022

Genova, sversamento di petrolio nel Varenna: nessuna evacuazione

Regione Liguria conferma: "La perdita proviene da un'azienda, che ha bloccato la perdita e posizionato alcune panne utili ad evitare la dispersione degli idrocarburi nel corso d’acqua"
Mercoledì 13 Luglio 2022

In arrivo in Liguria ondata di calore, venerdì a Genova bollino giallo. Arpal: "Umidità e alte temperature"

Francesca Giannoni, dirigente clima metro e idro di Arpal, aggiunge: "2022 tra gli anni più siccitosi degli ultimi vent'anni"
Venerdì 08 Luglio 2022

Alga potenzialmente tossica, Arpal: "È pericolosa se la si respira, al momento situazione non grave"

La Osteopsis Ovata sta proliferando grazie al clima soleggiato e al poco movimento ondoso