GENOVA -Un sospettato c'è e i carabinieri stanno lavorando per incastrarlo.
Potrebbe essere già a una svolta l'indagine avviata per dare un nome all'autore delle farneticanti lettere con minacce di morte e di altri gesti intimidatori nei confronti del sindaco di Sant'Olcese Sara Dante.
Gli accertamenti stanno confluendo su una persona abitante nella zona non violenta ma molto confusa e per questo ritenuta anche potenzialmente pericolosa.
Fra le lettere minatorie che avrebbe inviato ce n'è anche una firmata con un nome di un ragazzo minorenne del paese: un giovane che però nel periodo in cui è stata scritta la missiva era in vacanza a Deiva Marina ma che per tutelarsi si è visto costretto a sporgere denuncia contro ignoti che hanno usato il suo nome.
Le minacce alla sindaco Sara Dante sarebbero iniziate lo scorso 31 luglio quando sul portone della casa comunale di Sant’Olcese è comparsa la prima grave intimidazione riferita alla prima cittadina, seguita poi dalla constatazione della presenza di silicone nel portone del municipio.
Da quel momento, dopo aver sporto denuncia, al sindaco è stata ratificata la misura di vigilanza generica da parte del questore di Genova.
Le ultime intimidazioni, confuse quanto gravi, sono le minacce di morte recapitate alla prima cittadina, che hanno dato un impulso alle indagini nei confronti dell'uomo da parte dei carabinieri della locale stazione e della compagnia di Sampierdarena.
In breve tempo l'uomo che odia il sindaco, a conferma che non si tratta di un criminale vero, sarebbe stato identificato e potrebbe già avere le ore contate.
IL COMMENTO
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale
Isole pedonali? Meglio il caos che sfidare l’impopolarità