Vai all'articolo sul sito completo

GENOVA - Tre minorenni egiziani sono stati denunciati dopo essere stati trovati mentre vendevano droga nei giardini del centro commerciale Fiumara. 

I tre stavano cedendo dell'hashish a un loro connazionale: a quel punto, fermati dai carabinieri, sono stati trovati in possesso di altri 15 grammi di hashish. 

Nel corso delle operazioni di controllo, un quarto egiziano, minorenne, si scagliava contro gli operanti provocando lesioni ad un militare. 

CHIAVARI - La Polizia ferroviaria di Chiavari ha arrestato alcuni giorni fa un cittadino di origini marocchine di 52 anni, ricercato per aver riportato una condanna a un anno e 23 giorni di reclusione, emessa sei anni fa dal tribunale di Rovigo. L'arresto è arrivato durante mirati servizi di controllo del territorio. 

L’uomo, con diversi precedenti di Polizia a suo carico, aveva lasciato l’Italia per fare rientro nel proprio paese d’origine dove è rimasto sino al mese di febbraio di quest’anno. La Polfer lo ha fermato per un controllo nella stazione di Chiavari mentre era in attesa di un treno con direzione il nord Italia.

Dopo le verifiche sulla sua identità personale è emerso il provvedimento di condanna del giudice scaturito da alcuni reati legati ad atti persecutori nei riguardi del coniuge e ad una violazione di domicilio. Terminati gli accertamenti, i poliziotti lo hanno condotto nella casa circondariale di Chiavari dove dovrà scontare la pena.

GENOVA - Al processo per la tragedia di Ponte Morandi ha lasciato il segno il durissimo interrogatorio fiume della scorsa settimana che dovrebbe - ma il condizionale è d'obbligo - concludersi oggi di Emanuele De Angelis, di Spea (nella foto con il suo legale Massimo Ceresa Gastaldo durante l'appello), firmatario del progetto di riparazione delle due pile ammalorate del viadotto che il 14 agosto 2018 hanno provocato la morte di 43 persone. Altri tre imputati dei 19 su un totale di 58 che avevano chiesto di farsi interrogare in aula dopo la raffica di domande dei magistrati e del giudici che hanno fatto vacillare più volte De Angelis, costretto anche a chiedere un pausa, potrebbero decidere di non sottoporsi all'esame.

I tre imputati che oggi scioglieranno la riserva sono tutti e tre di Spea, si tratta di due coprogettisti Lucio Ferretti Torricelli (Responsabile opere d’arte Spea) e Massimiliano Giacobbi (responsabile divisione esercizio e nuove attività Spea, uno degli imputati che registrava le riunioni di lavoro) e di Maurizio Ceneri (responsabile ufficio collaudi e controlli Spea, che per i pm aveva il compito di ammorbidire i report).

L’esame di De Angelis proseguirà dalle 10 con altre domande dei pm Walter Cotugno e Marco Airoldi e con l’esame da parte del suo avvocato Massimo Ceresa Gastaldo, genovese, professore ordinario che insegna diritto processuale alla Bocconi di Milano, fra altro legale di altri imputati Spea come Massimiliano Giacobbi.

La parte più aspra degli esami della scorsa settimana a cui è stato sottoposto De Angelis è stata nel pomeriggio di mercoledì quando il pm Cotugno parlando di alcuni calcoli dell'imputato nel redigere il progetto di fronte ai suoi tentennamenti ha detto, "qua sono morte 43 persone per questo calcolo", frase che ha suscitato la reazione sdegnata di tutti gli avvocati difensori presenti in aula e del presidente del collegio giudicante Paolo Lepri.

GENOVA - È attesa a Genova per mercoledì 18 ottobre la nave ong Geo Barents con a bordo 63 migranti, salvati in alto mare e partiti dalle coste della Libia. La conferma è arrivata dall'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone: la nave attualmente si trova nelle acque siciliane, all'altezza di Trapani.

I 63 migranti sono stati raccolti dal personale della nave di Medici senza Frontiere nella notte tra sabato e domenica: tra loro quattro donne e 12 minori. A chi li salvava, hanno detto di essere partiti 24 ore prima dalle coste libiche. Viaggiavano stipate a bordo di un gommone dai tubolari sgonfi, come scrive MSF sul suo profilo Twitter. Stanno tutti bene e sono stati presi in carico dal personale umanitario a bordo. 

"La macchina si muove come da prassi consolidata in Liguria, per questo si terrà una riunione oggi pomeriggio con il prefetto, sarà uno sbarco veloce perché si parla di poco più di 60 persone a bordo - spiega a Primocanale l'assessore regionale Giacomo Giampedrone -. Al momento sulla nave non risultano esserci situazioni di emergenza".

Il porto di Genova al momento sembra confermato, ma come già accaduto in passato potrebbe virare e cambiare meta anche all'ultimo. 

"Abbiamo messo in campo come Protezione civile e Prefettura un piano ben rodato: usiamo le banchine da appoggio, con il prefetto si trovano i luoghi chiusi dove si possono svolgere tutte le operazioni necessarie - ha aggiunto Giampedrone -. La nostra colonna mobile supporta tutte le attività di sbarco, c'è poi un tema di distribuzione dei migranti, perché la Liguria è abbastanza satura, come ci dicono i dati. Finite tutte le verifiche si decide poi la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale ed extra nazionale".

Non è più previsto il tampone per il covid e le operazioni di sbarco dovrebbero essere mediamente veloci.

L'ultima missione di Geo Barents si era conclusa lo scorso 9 ottobre con lo sbarco nel porto di Salerno di 258 migranti, salvati da due imbarcazioni di legno in mezzo al mare. Tra loro anche un malato cronico in gravi condizioni di salute, che prima dell'arrivo a Salerno era stato portato in salvo per il ricovero in ospedale grazie all'aiuto della Guardia Costiera e del personale medico.

Solo alcuni giorni fa era stato ventilato il probabile arrivo a Genova di un'altra nave, la Aita Mari, un peschereccio spagnolo divenuto imbarcazione da salvataggio che aveva a bordo anch'essa 63 migranti. Ma dopo una iniziale assegnazione del porto di Genova, la nave era stata dirottata sullo scalo di Napoli, dove è attraccata nel pomeriggio di sabato.

(nella foto di Medici senza Frontiere il momento del salvataggio dei migranti)

REZZOAGLIO - Sono finite in tragedia le ricerche durate ore di un uomo di 63 anni, partite dopo la segnalazione della moglie avvenuta attorno alle 13 da Cabanne, dove i due alloggiavano.

Angelo Ferri, residente a Milano, era infatti in visita in Liguria insieme alla famiglia. Partito alla ricerca di funghi, è stato ritrovato senza vita in fondo ad un canalone a Rezzoaglio.

Per ore la moglie ha tentato di chiamarlo al cellulare non vedendolo arrivare ma la zona di Cadorso, in comune di Rezzoaglio, è particolarmente impervia. Sul posto i carabinieri della compagnia di Sestri Levante per la ricostruzione dell'incidente.