Cronaca

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Il commercialista racconta la sua sofferta scelta di denunciare quanto gli aveva detto l'imputato due settimane prima che la segretaria fosse uccisa. "Cecere? Per fortuna non so chi sia"
2 minuti e 20 secondi di lettura
di Michele Varì

"Dopo la mia denuncia la città si è posta in un certo modo nei miei riguardi e c'è stato qualcosa che non ha quadrato...".

Prima della denuncia ero felicissimo

Lo dice ai giornalisti il commercialista di Chiavari Paolo Bertuccio all'uscita dell'aula del tribunale dove è stato interrogato in qualità di testa del pm Dotto al processo davanti alla corte di assise presieduta da Massimo Cusatti per il delitto di Nada Cella avvenuto nel 1996 a Chiavari.

Bertuccio garantisce: "Prima della denuncia ero felicissimo, facevo una vita serena, tranquilla, lavoravo molto, dopo è stato un po' diverso. Insomma un certo cambiamento c'è stato".

Mi disse che "la segretaria sarà portata via" 

Bertuccio, che anche negli anni scorsi non si è mai sottratto alle domande dei giornalisti, in aula ha riferito il cuore della sua denuncia, ossia che due settimane prima dell'omicidio del 6 maggio di 29 anni fa Soracco gli aveva confidato che nel suo studio ci sarebbe stata "una botta".  Aggiungendo poi che nel 2021 quando è stato risentito all'apertura dell'indagine bis che ha riaperto il cold case, ha riferito un'altra frase detta allora da Soracco che può  essere importante: "Mi disse che la segretaria sarebbe stata portata via, e ora mi dispiace che questa frase non sia riuscito a dirla al primo giorno. Ma subito non l'avevo ricordata".

Mi ero consultato con un amico avvocato

Il commercialista poi ha aggiunto: "Io ho sempre frequentando i giudici civili e trovarmi di fronte al procuratore della Repubblica non è stato facile. Ma me lo aveva consigliato il mio amico Renato Mottola, un avvocato, a cui avevo raccontato tutta la storia, "domani mattina devi andare di corsa dal procuratore", e io così ho fatto".

La notte non dormivo più

Bertuccio è stato felice di avere sporto denuncia: "Non potevo farcela ad andare avanti, non dormivo la notte, non è che lo vuoi fare l'eroe ma sono stato costretto a farlo. Le indagini sull'omicidio? Secondo me se Nada fosse morta in studio anziché in ospedale forse le cose andavano diversamente" dice come a giustificare le tante lacune nelle indagini. "Ma dico questo da persona che ha solo letto le notizie sui giornali e ha guardato la tv".

Amareggiato dai veleni contro di me

Il commercialista conferma, come ha detto anche in udienza, che è rimasto molto ferito dalle voci che dicevano che lui avesse detto quelle cose per rubare i clienti al collega Soracco: "L'unica certezza è che io sono stato per 27 anni l'unico che ha parlato e mi sono sentito un po' isolato".

Per fortuna non conosco Cecere

Per ultimo Bertuccio alla domanda se ha mai conosciuto la presunta assassina Anna Lucia Cecere, nega con decisione: "Fortunatamente non l'ho mai visto, non so neanche che faccia abbia".

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