
Hanno trascorso la notte con i sacchi a pelo nelle tende da campeggio allestite in piazza Savio proprio davanti alla stazione ferroviaria di Cornigliano. La lotta dei lavoratori dell'ex Ilva di Genova non si ferma. Il piano del Governo che ha annunciato circa 6mila casse integrazione, a Genova sono in mille a tremare.
Una lunga giornata di protesta iniziata con l'assemblea e lo sciopero nello stabilimento. Poi il corteo e il presidio a oltranza in piazza. Da una parte l'acciaieria, dall'altra gli striscioni che sanno di battaglia che non si fermerà. Il presidente della Regione Marco Bucci ha incontrato due volte i lavoratori, la prima di mattina e qui ha di fatto aperto a un divorzio di Genova da Taranto: "O facciamo funzionare il collegamento (con Taranto ndr) oppure troviamo un altro collegamento, non c'è altra scelta". Di fatto si inizia a pensare a far arrivare i rotoli di acciaio non più da Taranto ma da altri siti. I rotoli che infatti vengono lavorati a Genova non arrivano gratis ma vengono pagati. Franco Grondona, sindaclaista simbolo della Fiom lo dice chiaro e tondo: "Taranto è morta, Genova va difesa". Di sera poi insieme a Bucci è arrivata anche la sindaca si Genova Silvia Salis: "Chiederemo al ministro risposte che tipo di programmi hanno per questa città".
Oggi lo stabilimento di Genova Cornigliano lavora sottoregime. Nel 2024 sono state lavorate 80mila tonnellate di latta, nel 2025 si è già arrivati a 100mila con ordini anche per il prossimo anno, spiegano i sindacati. Più bassa la produzione dello zincato, qui potenzialmente ci sono due linee produttive da 450mila tonnellate all'anno. Oggi è in funziona solo una e non si arriva a 200 mila tonnellate.
Da lavoratori, sindacati e istituzioni parte l'apello rivolto al Governo di aprire un tavolo sulla questione ex Ilva di Genova e si chiede un incontro urgente con il ministro del Made in Italy Adolfo Urso e i commissari che stanno gestendo la partita. Un primo incontro è previsto per la settimana prossima spiega Bucci attraverso il megafono ai lavoratori. Oggi ci sarà invece un incontro in prefettura per realizzare un documento preciso con tutte le autorità locali da mandare a Roma. L'obiettivo è ottenere una data ufficiale dell'incontro.
La prima giornata di protesta ha mandato completamente in tilt la viabilità cittadina con il blocco della Strada a Mare Guido Rossa e via Cornigliano. Per tutto il giorno pesanti ripercussioni anche lungo le autostrade con lunghe code chilometriche.
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