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A marzo, quando esplose lo scandalo, i parrocchiani presero subito le difese del loro parroco: "Gli uomini possono inciampare e cadere - c'era scritto in una lettera recapitata al vescovo - anche i sacerdoti sono uomini"
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SANREMO - Un parroco di Sanremo caduto nella trappola di una chat erotica e che lo ha visto vittima di una tentata estorsione, potrebbe tornare a esercitare il proprio ministero pastorale al termine di un periodo ravvedimento. Ad annunciarlo è il vescovo Antonio Suetta.

"Non si può anticipare quello che la procedura giudiziale in corso stabilirà - spiega -. Si registra con favore che i parrocchiani hanno espresso grande stima nei confronti del sacerdote, incoraggiamento, preghiera e anche fiducia; naturalmente, prendendo atto della gravità di quanto è accaduto, soprattutto sotto il profilo dello scandalo".

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"Ragionevolmente - prosegue Suetta - si può pensare e auspicare che questo sacerdote concluso con frutto il periodo di ravvedimento, consistente in un accompagnato spirituale e psicologico e in opere penitenziali, possa tornare a svolgere convenientemente il ministero sacro".

A marzo, quando esplose lo scandalo, i parrocchiani presero subito le difese del loro parroco: "Gli uomini possono inciampare e cadere - c'era scritto in una lettera recapitata al vescovo - anche i sacerdoti sono uomini, (…) sta pagando, non si nasconde, non si difende, il suo pentimento lo rende umano e ancora più vicino alla nostra comunità, il suo dolore è anche il nostro". Al rifiuto di pagare il riscatto, ignoti decisero di diffondere a vari indirizzi mail, tra cui quello della curia, il video del prete durante la chat erotica.

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