
GENOVA - Aumentano le donne "precarie" in Liguria. Nel 2022, dall’analisi dell’Osservatorio del Precariato dell’Inps, risulta infatti che le donne assunte con contratti non a tempo indeterminato sono aumentate sensibilmente passando da 53mila nel 2021 a 65mila nel 2022. Le assunzioni a tempo indeterminato sono passate da 6mila a 7mila.
Si è registrato, invece, un boom di assunzioni a tempo determinato passate da 22mila a 28mila. Nel 2021 in Liguria le lavoratrici sono state 173.110 contro 227.640 lavoratori, pari a -24%. Rispetto ai giorni di lavoro retribuiti pro-capite le femmine hanno raggiunto 225,4 giornate lavorate contro le 240,7 dei maschi, -6,4%, che corrisponde a 15 giorni in meno di lavoro l'anno.
"Bisogna vincolare le assunzioni a forme contrattuali non precarie, garantendo la parità salariale con gli uomini - dichiara Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. Il lavoro femminile deve essere messo al centro di un’efficace azione pubblica, mentre invece da troppo tempo il lavoro per le donne è disincentivato e svilito. Proprio questo è uno dei motivi di arretratezza del nostro paese".
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