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I progetti sono tanti: dall'edificio Tabarca-Metellino a Hennebique, poi Marina, Carmine, ALbergo dei Poveri e Valletta Carbonara
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GENOVA - Cinquecento nuovi posti di lavoro, cento edili all'anno per i prossimi cinque anni fino al termine della realizzazione del Piano Caruggi: sono questi i numeri previsti a fronte di un investimento dedicato al comparto di circa 70 milioni di euro. Il dato è emerso durante il convegno della Filca Cisl Liguria, intitolato 'Rigenerazione Genova', durante il quale si è fatto il punto sul recupero inclusivo dell'edilizia popolare e la riqualificazione del costruito in situazioni periferiche complesse. "Da sempre la Filca propone un salto di qualità dell'edilizia popolare - spiega Enzo Pelle, segretario generale Filca-Cisl nazionale - oggi ci sono gli strumenti e le risorse per assicurare abitazioni più moderne, confortevoli, sostenibili ed efficienti a milioni di famiglie che non hanno disponibilità economiche sufficienti per intervenire. Il bonus 110%, infatti, non ha riguardato i condomini periferici e le case popolari ad alta densità abitativa (solo 1 edificio su 84), le fasce di popolazione che ne avevano più bisogno. Ma gli investimenti sull'edilizia popolare, oltre a modernizzare le abitazioni delle famiglie che vivono nelle case popolari, nelle periferie, possono anche dare risposte al mondo del lavoro e delle imprese". Nuovi posti di lavoro, quindi, che permetteranno di recuperare, almeno in parte, quelli che si teme potranno essere persi con il blocco del 110%. "Noi chiediamo che inizino subito i lavori - spiega il segretario di Filca Cisl, Andrea Tafaria -. Sappiamo cosa sta succedendo col Superbonus 110% e chiediamo che ci sia un atterraggio morbido per i nostri addetti. La nostra stima sul Piano Caruggi evidenzia l'importanza dal punto di vista occupazionale degli interventi di rigenerazione urbana nel territorio genovese: sono occasioni che non possiamo perdere per dare risposte ai nostri lavoratori".

"Il Piano Caruggi è una delle tante rigenerazioni urbane che abbiamo in questo momento sulla città di Genova, forse è la prima perché siamo partiti con fondi nostri e poi ci siamo appoggiati su altre linee di finanziamento che hanno aumentato la portata di questo piano" dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi in riferimento ad alcuni fondi europei che il comune dovrebbe ottenere a breve per rimediare allo stop del bonus 110%.  "Su circa 300 milioni di lavori con Arte - spiega - siamo riusciti a farne partire 150-160 ma siamo fiduciosi che venga salvata la parte di recupero dell’edilizia popolare pubblica". Il Piano Caruggi riguarda numerosi edifici: "Di fatto alcuni interventi sono già partiti, nei prossimi mesi ne vedremo alcuni significativi e il più importante dei quali è quello della Darsena - racconta -. Parlo della ristrutturazione completa dell’edificio Tabarca-Metellino, poi dovrebbe partire Hennebique. Questa è una cosa fondamentale per la città. Un’altra opera che mi sta a cuore è l’edificio di via Prè, i civici 12 e 14 che sono in una zona molto critica anche da un punto di vista dello spaccio. È iniziato il cantiere della messa in sicurezza, a breve inizierà quello della ristrutturazione vera e propria. Il Piano Caruggi è molto vasto e riguarda zone della città che sono limitrofe al centro storico come la zona della Marina, del Carmine e l’Albergo dei Poveri. Abbiamo un grandissimo progetto di sistemazione della Valletta Carbonara, stiamo lavorando con l’università sull’Albergo dei Poveri. È bello pensare alla rigenerazione del centro storico attraverso la presenza di studenti universitari. La città su questo deve lavorare moltissimo".

La riqualificazione edilizia di Genova non si fermerà al Centro Storico: "Certosa è l’altra grande operazione di riqualificazione urbana che abbiamo - prosegue Piciocchi -. Settimana scorsa ero a Roma per parlare con le ferrovie perché necessita di aree che sono di loro proprietà, in particolare le officine Facchini, oggi completamente dismesse che sono circa 30mila metri quadri di area. Siamo stati perentori e abbiamo ottenuto buone risposte, credo arriveremo al risultato in tempi brevi. Stiamo lavorando con il presidente del Municipio V Federico Romeo e con i cittadini, che mi sembra veramente una bella idea, ma anche con l’edilizia scolastica per cercare di partire sempre dai giovani per questi progetti. Questa città - conclude - per guardare al futuro deve puntare sui giovani".

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