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Liguria premiata dal clima e dalle sue bellezze con quasi il tutto esaurito per il ponte di Ognissanti ma l'inflazione mette a rischio molte realtà del settore. Nel mentre si parla anche della situazione dei lavoratori con l'apertura a rivedere le strategie
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LIGURIA - "Sono d'accordo che è ora di sedersi attorno a un tavolo e vedere delle strategie sulle retribuzioni". Aldo Werdin, presidente di Federalberghi Liguria spiega quanto sia necessario rivedere il contratto nazionale di lavoro per chi presta servizio nel settore turistico.

Una delle polemiche che ha riguardato albergatori e non solo durante l'estate è quello legato alla retribuzione dei lavoratori stagionali. Una carenza di personale che ha portato molte realtà a fare i conti. Spesso obbligando i lavoratori a fare molte ore extra di lavoro per coprire i servizi.

E sulla solita polemica legata alle paghe basse Werdin fa chiarezza: "Noi abbiamo rispettato il contratto nazionale di lavoro, è vero che non viene rinnovato da un po' ma non per colpa nostra. E' arrivato il Covid e altre situazioni che hanno modificato un po' le cose". E allora ecco la proposta di sedersi attorno a un tavolo e rivedere il tutto con l'obiettivo di favorire le assunzioni a paghe "ragionevoli". E sì perché l'estate trascorsa ha raccontato in diversi casi di lavoratori impiegati sette giorni su sette, dodici ore al giorno per 500 euro al mese. L'ultima volta che il contratto è stato rivisto era il 2018. Poi il Covid ha modificato lo scenario.

Per rivedere il contratto però servono ricette adeguate e in questo senso il nuovo governo insieme alle parti sociali e agli imprenditori del settore possono mettere nuove basi: L'aumento delle retribuzioni si può sviluppare con un welfare e dei benefit adeguati, iniziamo a parlane, sono sicuro che gli albergatori sono disposti" spiega ancora Werdin. Qualcuno, nemmeno sottovoce, nel centrodestra dice che in questa situazione avrebbe influito anche l'introduzione del Reddito di cittadinanza. Ora è l'inflazione da record in Italia (mai così alta dal 1984, ha raggiunto il 12%) che fa aumentare i costi di praticamente tutto (e per tutti).

E anche gli albergatori si scontrano con questa situazione. "Non parliamo solo delle bollette di energia e gas ma è tutto quello che ne consegue. Noi ad esempio abbiamo costi di lavanderia per la biancheria altissimi, poi ci sono alimenti e anche il materiale cartaceo che distribuiamo - racconta Werdin -. E' chiaro che gli albergatori hanno fatti i conti e visto che non ci stanno dentro decidono di chiudere durante la bassa stagione. Mentre in estate puoi avere prezzi più alti, in bassa stagione bisogna essere più appetibili con prezzi delle stanze minori. Ma più sono alti costi e con i prezzi delle stanze inferiori si fa fatica a stare nei costi di bilancio" spiega il presidente di Federalberghi Liguria.

In questo weekend lungo di Ognissanti la Liguria è stata premiata con un quasi tutto esaurito favorito dal clima decisamente estivo. Numeri che riportano la Liguria a numeri superiori al periodo pre-Covid. Da gennaio ad agosto le presenze dei turisti in Liguria sono state 11 milioni 668.723. Circa 100 mila in più rispetto al 2019. E a questo vanno aggiunti quasi 1 milione e 900 mila presenze nel mese di settembre come diffuso da Regione Liguria.  

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