
È un consiglio comunale incentrato sul bilancio quello di questo martedì 16 dicembre. Durante la lunga seduta in aula rossa non sono mancati momenti di tensione. Diverse le misure votate dal consiglio comunale. Su tutte è arrivato il voto favorevole della maggioranza alla delibera che introduce la "tassa sui passeggeri delle navi". In base all'imposta ogni passeggero di traghetti e crociere in transito nel porto di Genova dovrà versare tre euro. Per il 2026 l'amministrazione Salis vuole introdurre l'addizionale da giugno, per non gravare sui biglietti già emessi in modo da far entrare nelle casse comunali 3,5 milioni. Dal 2027 la misura avrà un valore di 5,7 milioni. La tassa è fortemente osteggiata da armatori, compagnie e autorità portuale ed è stata criticata dalla minoranza di centrodestra che ha votato contro.
Aumenta l'aliquota Irpef
Tensione in aula anche per quanto riguarda la delibera (votata) con cui si è deciso l'aumento dell'aliquota Irpef. La manovra dovrebbe portare, secondo le previsioni, nelle casse del Comune di Genova 14 milioni di euro nel 2026. La delibera sull'addizionale Irpef è stata rigettata dalla minoranza, ed è legata all'introduzione proprio della "tassa sui passeggeri delle navi".
Votata riduzione aliquota Imu
Votata all'unanimità dal consiglio comunale di Genova, nell'ambito delle sedute sul bilancio, la riduzione dell'aliquota Imu sugli immobili a canone concordato. La misura costituisce un ritorno alle origini per l'amministrazione Salis dopo le polemiche scoppiate in merito all'innalzamento della stessa aliquota. In particolare l'aliquota era stata innalzata allo 1,06% (con un introito per le casse comunali stimato in 5,3 milioni) mentre dal 2026 tornerà allo 0,78%. Proprio nel giorno in cui scade il termine, per i genovesi, per il pagamento del conguaglio (più ingente che nel passato proprio a causa delle modifiche introdotte nei mesi scorsi), la sala rossa ha discusso e approvato la retromarcia, chiesta a gran voce anche dalle associazioni dei proprietari e dai sindacati degli inquilini.
Anche nella discussione di questa delibera non sono mancate le polemiche. Non è passato, infatti, l'emendamento proposto dalla minoranza per estendere l'esenzione dell'Imu a chi si trovi con la prima casa inagibile a causa di eventi calamitosi, una misura stabilita per venire incontro agli inquilini del palazzo di via Piacenza, inaccessibile dal febbraio 2023 a causa dei danni seguiti a un vasto incendio. L'opposizione, con il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi, chiedeva che l'esenzione fosse estesa a tutti gli immobili inagibili a destinazione abitativa e non solo alle abitazioni principali. La proposta tuttavia ha ricevuto i pareri contrari degli uffici e dei revisori dei conti per ragioni tecniche e della giunta per motivi sostanziali: secondo il vicesindaco Alessandro Terrile l'estensione della platea porterebbe a un ammanco di gettito non sostenibile e inoltre "porterebbe al rischio di una corsa alle dichiarazioni di inagibilità per gli immobili non utilizzati".
Piciocchi ha commentato: "Con questo voto contrario avete perso l'occasione di confutare chi vi accusa di ipocrisia rispetto alle fasce più deboli". Paola Bordilli e Alessio Bevilacqua aggiungono: "Il pressappochismo e l'impreparazione dell'amministrazione hanno prodotto una delibera scritta male e costruita peggio, che non copre tutte le situazioni presenti in via Piacenza, lasciando fuori diversi immobili e smascherando l'inconsistenza degli annunci fatti ai cittadini".
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