La Spezia - Paolo dalla scorsa primavera è tornato a parlare e si esercita nel cantare ‘Balorda Nostalgia’ di Olly, il suo sogno è di portare sul palco di Sanremo la sua storia e sensibilizzare i giovani contro la violenza e il bullismo.
L’obiettivo è anche di diffondere nelle scuole il suo racconto, grazie alla Fondazione realizzata dai suoi famigliari che oggi punta a far emergere altri temi come le difficoltà economiche che devono affrontare i parenti di persone che sostengono lunghe e faticose riabilitazioni lontani da casa, dove si possono realizzare cure, operazioni e fisioterapia. Al Don Gnocchi della Spezia, nello stesso reparto di Paolo, ci sono pazienti al di sotto dei quarant’anni colpiti da ictus, che devono riconquistare la propria autonomia, riuscire a parlare e camminare.

La sua forza è quella del perdono e del riscatto rispetto a una sorte terribile che ha cambiato la sua vita e quella della sua famiglia il 19 maggio del 2024 la notte dell’aggressione per il suo monopattino (leggi qui la storia di Paolo). La volontà è anche nel far ritrovare il sorriso alla sua mamma Miranda che per stargli vicino ha lasciato il lavoro e cercato un alloggio a poca distanza dal centro di riabilitazione. Dopo mesi di coma farmacologico Paolo sino a maggio di quest’anno le parlava con gli occhi, se li strizzava due volte era un sì, una sola volta un no. Il giorno che, dopo tanti esercizi, è riuscito a parlarle Miranda è quasi svenuta dall’emozione.
Sfidando ogni iniziale diagnosi ora Paolo si allena ogni giorno per tornare a camminare, il suo sogno è di andare al mare. Lo lasciamo mentre gli fanno visita i Blu Bikers e insieme parlano di calcio, lui rigorosamente indossa la sua maglietta della Samp e parla dei suoi trascorsi in campo da ala destra, la promessa è di rivederci presto per raccontare ancora dei suoi progressi e dei suoi obiettivi.
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