
Una frase shock – "questo è quello che succede a chi entra a casa mia, avanti il prossimo" – e l’immagine di un uomo legato come una "capra umana", dileggiato e percosso: è ciò che si sente e si vede in una serie di video girati in un locale in passeggiata a Nervi dove il gestore ha reagito a un tentato furto ed è finito indagato per lesioni in concorso. Le immagini, come spesso accade, sono girate velocemente di telefono in telefono.
Una serie di furti ai danni del locale
L’episodio risale alla notte tra lunedì e martedì, quando il titolare del ristorante, esasperato da una serie di furti subiti negli ultimi mesi, si era trattenuto nel locale per l’inventario insieme a un dipendente e a un amico.
Intorno a mezzanotte, un giovane è stato sorpreso mentre tentava d'introdursi forzando una finestra. Ne è seguito un violento parapiglia: secondo la versione del gestore, l’uomo sarebbe riuscito a immobilizzare l’intruso "con molte difficoltà" e a consegnarlo alle forze dell’ordine, riportando egli stesso lesioni refertate in ospedale.
Cosa si vede nei video
Ma la dinamica raccontata dai video appare ben diversa. Il ladro – un giovane con precedenti per reati contro il patrimonio – è stato legato con fascette di plastica, piegato in posizione fetale, dileggiato con insulti come "visto che bel capretto", umiliato versandogli addosso una bottiglia e colpito con calci anche mentre ripeteva di non riuscire a respirare. In un momento di esaltazione, il titolare avrebbe minacciato: "Capra umana, ti sparo una pallottola in fronte", prima di pronunciare la frase "avanti il prossimo" come una sorta di sfida vendicativa rivolta all’occhio della fotocamera.
Il titolare denunciato per lesioni
Il pm di turno, avvisato dalla polizia intervenuta due volte nella notte, ha ravvisato lesioni dolose in concorso a carico del gestore e dei due presenti, che avrebbero ecceduto nella reazione, trasformando la legittima difesa in una vera e propria aggressione motivata dalla rabbia accumulata per i furti precedenti.
Il gestore, difeso dall'avvocato Fabrizio Maggiorellil, presentatosi in Questura per denunciare il tentato furto e le lesioni subite, si è detto “amareggiato” per l’indagine a suo carico, sottolineando di aver agito all’interno del proprio locale contro un’intrusione.
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