
"Siamo una startup genovese che dal 2018 si occupa di sviluppare sistemi per fare spettacoli coi droni, ovvero di progettare e costruire sciami di piccoli droni dotati ognuno di led Lgb che permettono di trasformare i droni in punti luminosi. L'idea è quella di costruire l'entertainment e l'advertising del domani i fuochi d'artificio ecologici con delle possibilità espressive in più e anche tutta la tecnologia per gli spettacoli all'interno quindi eventi come programmi televisivi o partite sportive". C’è grande interessa nei confronti di questa nuova possibilità espressiva, che di certo è più sostenibile. I fuochi d’artificio, infatti, possono essere causa di incendi, di spavento e morte di animali e rilasciano nell’atmosfera anidride solforosa, metalli pesanti e perclorati.
"Abbiamo usato tutta la parte sottostante del drone, integrando dei Led ad alta luminosità e al contempo abbiamo lavorato su tutto il software di controllo e di programmazione", racconta Giorgio Rinolfi, direttore creativo startup Luminous Bees e dottorando dell’Università di Genova. "Un sistema a terra chiamato la Control Ground Station specifica per coreografie aeree, si occupa di impartire tutte le traiettorie e le missioni specifiche per ogni drone e consente a un gruppo limitato di controllare completamente l'esecuzione in totale sicurezza, nel caso di malfunzionamenti. Quindi anche se venisse a mancare il collegamento in qualsiasi momento e possono concludere completamente in piena autonomia l'intera missione".
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Sì, perché gli ostacoli che possono verificarsi in 'spettacoli' come questi possono essere problemi tecnici, dalla connessione ad eventuali guasti, o incontri spiacevoli con i volatili. In Liguria, in particolare, i gabbiani hanno già manifestato tutta la loro curiosità nei confronti dei nuovi inquilini del cielo. Qualche incidente è già avvenuto, come quello a Zhengzhou, ma fortunatamente questi droni sono molto leggeri e non si sono registrati feriti. C'è poi tutto il tema della cybersecurity, che diventa ancora più urgente di fronte a cambiamenti come questo.
Del resto siamo agli albori di una tecnologia che nei prossimi anni prenderà sempre più piede. "Attualmente in Cina sono arrivati a fare spettacoli dove simultaneamente utilizzano più di 5000 droni", aggiunge Rinolfi. "Sono stati usati anche per dare messaggi alla comunità in periodo di pandemia per ricordare tutte le misure sanitarie e dare speranza: al di là di messaggi pubblicitari e festeggiamenti, questa tecnologia può essere sviluppata anche per funzioni di pubblica utilità, come segnali luminosi volanti in caso di pericolo".
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Di questo e molto altro si è discusso a Scienza e Impresa, una puntata dedicata al cielo del futuro con aerei sempre più automatici e droni non solo usati per riprese, ma anche e soprattutto nella logistica e nell'intrattenimento. Prospettive, sviluppo e opportunità della Liguria sono al centro di un dibattito che si è sviluppato in 24 minuti con ospiti di rilievo, grazie alla collaborazione con Camera di Commercio, Università di Genova e all'aiuto per questo episodio dell'Aeroclub di Genova.
IL COMMENTO
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