GENOVA - Pilota e copilota sono papà e figlio e la loro Daimler non passano di certo inosservati nella XIII edizione della rievocazione storica della Coppa Milano-Sanremo. A Primocanale raccontano cosa significhi collezionare e guidare auto storiche: "Noi abbiamo un automobile inglese, ma qui in questa competizione ce ne sono tante tedesche, italiane, francesi e sono tutte bellissime: la passione che condividiamo è quella proprio per le automobili, possibilmente a due porte e sportive", sorride Marco Turcotto, milanese innamorato della Liguria.
E Nicolò è dello stesso avviso del papà: "Con lui sono cresciuto in mezzo alle macchine e mi ha tramandato questa passione: oggi con la Coppa Milano-Sanremo e con questa Daimler abbiamo avuto l'opportunità di vivere un'esperienza diversa, anche imparando delle cose nuove tra cui la tecnicità di queste di queste auto, che per me sono le vere auto che che si guidano. Oggi con elettronica e tutti i suoi aiuti è una guida un po' più soft".
Ma la storia della loro auto color blu tiffany è particolare. "Si tratta di un'automobile inglese, con 8 cilindri e un motore potentissimo: fa anche tanto rumore. Il materiale è vetroresina ed è molto leggera, con grandi prestazioni. Risale al 1964 e negli anni 60 veniva adoperata come auto per gli inseguimenti, era tutta nera e molto aggressiva. In Italia si vedono pochi esemplari di questo tipo".
Sulla fiancata le iniziali, vicine, di Marco e Nicolò. "I nomi dei piloti cambiano una macchina radicalmente rendendola da gara e quindi fanno sempre il loro effetto", conclude Nicolò. Ed entrambi salutano la Liguria, anche se per poco, dato che l'estate la passeranno nel Tigullio come sempre. "Viva Portofino e questa piazzetta unica che con le auto diventa ancora più unica".
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