
Il caso Brescia - che rischia una penalizzazione in classifica che potrebbe permettere alla Sampdoria di tornare in corsa per la salvezza - non era all'ordine del giorno nell'assemblea di Lega di B oggi a Milano ma, stando ai rumors che rimbalzano dalla città meneghina, l'orientamento da parte dei club cadetti è quello di aspettare almeno il secondo grado di giudizio (il Brescia andrà a processo in primo grado giovedì dopo il deferimento di ieri) prima di far disputare l'eventuale spareggio salvezza tra Sampdoria e Salernitana.
Quanta confusione sotto il cielo
Iniziano a circolare già le prime ipotesi di date - andata a Genova il 19 giugno e ritorno a Salerno il 25 giugno - ma si tratta per l'appunto solo di ipotesi in attesa di capire quelli che saranno i reali scenari. In ogni caso il play out dovrà essere disputato entro la fine di giugno, termine di conclusione della stagione calcistica. Situazione che resta caotica e che si può esporre ad ulteriori ricorsi da parte delle società coinvolte: in ogni caso disputare un play out oltre un mese dopo la fine del campionato (i blucerchiati sono retrocessi in C il 13 maggio col pareggio di Castellamare) sarebbe una soluzione molto forzata anche sotto il profilo della credibilità della competizione. Oggi a Milano erano presenti all'assemblea di Lega B il presidente Matteo Manfredi e l'ad Fiorella, per la Salernitana era presente l'ad Maurizio Milan: i campani sono intenzionati a ricorrere al Tar del Lazio per evitare la disputa dei play out. Assente oggi a Milano il presidente del Brescia Massimo Cellino: la Sampdoria si ritiene parte lesa per le presunte irregolarità amministrative del club lombardo.
L'articolo 49 delle Noif: "Serie B a 22 squadre"
Resta sotto traccia sempre vive l'idea di un allargamento del campionato di Serie B a 22 squadre. Secondo le norme Noif - all'articolo 49 - il format da regolamento Figc per il campionato di B prevede proprio le 22 squadre, ma ogni anno la Lega di B vota la deroga a 20 squadre. Votazione che è già avvenuta lo scorso ottobre. Sarebbe dunque necessaria una contro votazione da qui alle prossime settimane per cambiare lo scenario. Il tema sarà approfondito anche lunedì nel prossimo consiglio federale a Roma.
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IL COMMENTO
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