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L'attaccante è inattivo da alcuni mesi ma è un professionista scrupoloso
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“Ho dato subito la mia disponibilità alla Sampdoria. Spero vada tutto bene per iniziare al più presto questa nuova avventura. Mi fa piacere ritrovare il campionato italiano, tanti giocatori che conosco e stimo come il capitano Quagliarella, sono pronto per dare una mano alla squadra”. Sono state queste le prime parole di Sebastian Giovinco alla rosea, prima di effettuare le visite mediche e firmare un contratto di cinque mesi con la Sampdoria a 500 mila euro di ingaggio più bonus legati all’ottenimento dei risultati.

Trentacinque anni, una lunga carriera in Italia con le maglie di Empoli, Juventus e Parma poi il volo in Canada nel Toronto e infine l’esperienza in Arabia Saudita. Giovinco vanta anche 23 presenze nella nazionale maggiore, quindi possiede molta esperienza. L’incognita, al di là del dato anagrafico, è rappresentata dalle condizioni atletiche, da uno stato di forma da ritrovare dopo molti mesi di inattività.

Ma la “formica atomica”, questo il suo celebre soprannome diventato anche un fumetto oltreoceano, è un professionista serio, molto abile anche sui calci da fermo. Quindi, potrà essere comunque utile alla Sampdoria, orfana di Gabbiadini – stagione finita per lui – e ancora priva di Quagliarella, sebbene il capitano sia in ripresa dopo l’infortunio al polpaccio e probabilmente a San Siro con il Milan potrà almeno andare in panchina.

Ancora acerbo Supryaga, che avrà bisogno di tempo per ambientarsi nel calcio italiano. Mercoledì è prevista la ripresa degli allenamenti e Giampaolo avrà a disposizione anche Giovinco per cominciare a valutarne lo stato di forma.