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GENOVA - L'obiettivo della nuova Sampdoria - com'è noto alle prese con una risalita societaria ancora in corso - è quello di ritrovare la serie A con un progetto a medio termine. Uno o due anni di tempo, stando anche alle recenti dichiarazioni del tecnico blucerchiato Andrea Pirlo. Ora però emerge qualche dettaglio in più su quella che è la "vision" della nuova Sampdoria e della gestione targata Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.

Nel corso dell'incontro riservato andato in scena all'Acquario di Genova coi calciatori, lo staff tecnico e i dipendenti della società i due neo azionisti di maggioranza - facendo riferimento alla Samp d'oro degli anni '80 e '90 - si sono prefissati un ulteriroe obiettivo a lungo termine, ovvero quello di portare la squadra ad alti livelli entro cinque anni, con l'idea di tornare ad affacciarsi nelle competizioni europee.

Speranze, ambizioni, forse solo sogni mentre la Sampdoria in questo momento deve fare i conti con una partenza di campionato in B certo non facile (lunedì la gara col Cittadella a Marassi uno dei primi veri esami da non fallire) e con una ripartenza a livello societario ancora col freno a mano tirato viste le pesanti eredità del passato.

Si inizia tuttavia a vedere la luce in fondo al tunnel. In attesa dell'omologa del piano di ristrutturazione del debito da parte del tribunale di Genova (il rosso complessivo del club passerà da 200 a 80/90 milioni grazie alla composizione negoziata della crisi) non sono arrivate opposizioni da parte dei creditori entro i termini previsti dalla legge, cioè lunedì scorso: in sostanza dunque tutto l'iter - che sarà determinante ai fini del closing definitivo - va avanti senza intoppi.

L'omologa defintiva del tribunale dovrebbe arrivare entro novembre o forse all'inizio di dicembre. Poi c'è il fastidio della proprietà Radrizzani rispetto alle parole di Massimo Cellino, patron del Brescia, che ieri alla Gazzetta dello Sport ha reso pubblico il ritardo del pagamento di una rata - da parte dello stesso Radrizzani - per un precedente prestito concesso proprio da Cellino che ha persino minacciato, almeno sul quotidiano in rosa, il pignoramento di parte delle quote della Sampdoria. Un rischio che tuttavia al momento non sussisterebbe visto che la Sampdoria formalmente è di proprietà della Gestio Capital di Matteo Manfredi che comunque gestisce il patrimonio di Radrizzani. 

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