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 Dopo la rimozione a seguito della denuncia di due tifosi della Sampdoria alla Procura della Repubblica, la bandiera del Genoa è tornata a sventolare sullo scoglio di Boccadasse poco dopo le 14,10. Tra applausi e cori di centinaia di tifosi che hanno riempito il borgo, Dario Bianchi uno delle anime storiche della Nord, ha issato il vessillo del Grifone.

Tutta Boccadasse era pavesata di rossoblu e anche le strade limitrofe. Poi tutti a brindare visto che è pure tornato il sole. Da giorni via social i genoani si erano dati appuntamento a Boccadasse e i tifosi non hanno tradito.

 

E’ una Sampdoria incerottata quella che ha ripreso ad allenarsi a Bogliasco per preparare la sfida del 4 gennaio a Reggio Emilia contro il Sassuolo alle 12,30 in un giorno infrasettimanale che non ha tuttavia impedito ai tifosi di organizzare una carovana di pullman attraverso i club Alassio, Albenga, Fedelissimi, Imperia, Junior, Lavagna, Rapallo, Recco, Levante, Pegli/Tamburino e Praini.

I problemi maggiori per Stankovic si concentrano nel reparto offensivo (numeri alla mano, il peggiore della squadra), dove oltre allo squalificato Djuricic (capocannoniere blucerchiato) non saranno della partita i lungodegenti Quagliarella, Pussetto e De Luca, l’infortunato Verre e probabilmente Caputo, che per ammissione dello stesso allenatore ha ormai la testa rivolta al mercato.

Migliorano, invece, le condizioni di Gabbiadini che in questo momento rappresenta il punto fermo dell’attacco insieme con il giovane Montevago. Ancora out i soliti Winks e Conti.

Difficile allo stato attuale ipotizzare un sistema di gioco, anche se in Turchia il tecnico della Samp, dopo la girandola di moduli nella prima parte della sua gestione, ha impiegato soprattutto il 3-4-1-2. Per proporlo contro il Sassuolo servirebbe un trequartista, ovvero Abdelhamid Sabiri, ma il marocchino, reduce da un Mondiale all’inizio brillante e poi travagliato per gli acciacchi fisici, tornerà a Genova soltanto venerdì e con Stankovic non ha mai legato.

Sul fronte societario non si registrano novità salienti, la sensazione è che la prima convocazione dell’assemblea degli azionisti in programma il 5 gennaio a Milano sia destinata ad andare deserta mentre possa prendere corpo quella del giorno 10 in seconda convocazione.

Il pallino è ancora nelle mani dell’accoppiata Ferrero-Vidal, che con le ultime manovre alla ricerca di finanziamenti esterni sta confermando quanto si sapeva: ovvero la volontà di vendere il club il prima possibile, da parte dell’attuale proprietario e del suo commercialista di fiducia, non è mai concretamente esistita. E solo il “fallimento” dei loro piani o un evento, per non dire, un terremoto esterno potranno determinare un cambiamento.

Dopo il ritiro turco (8-23 dicembre) e la pausa natalizia, la Sampdoria si è ritrovata al Mugnaini (video gentilmente concesso da UC Sampdoria) per preparare il primo impegno del 2023, il 4 gennaio alle 12,30 a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

LA SPEZIA - Presso lo spazio Sunspace di via Sapri, è andata in scena la "Spezia Calcio Sponsors’ Xmas Night", evento organizzato dalla società di via Melara, al quale erano presenti il Mister delle Aquile Luca Gotti e tre calciatori: Simone Bastoni, Albin Ekdal e Petko Hristov.

Tanti i temi affrontati durante il piacevole evento, spaziando dal mondiale appena concluso, alla gestione di un team multiculturale, alle pressioni che ognuno nel proprio lavoro deve saper affrontare nel modo giusto, mediati dal noto giornalista Davide Camicioli di Sky Sport.

Ecco le parole di Mister Gotti sulla finale dei Mondiali in Qatar:

“La finale mi è piaciuta tantissimo, ce la siamo vista insieme in Spagna, bellissimo vedere due dei miei ex calciatori, De Paul e Molina, campioni del Mondo. Facevo il tifo per Argentina, che aveva dimostrato di volerne di più. Nonostante ciò il bello del calcio è l'episodio che cambia animo dei ragazzi, consentendo alla Francia di pareggiare in pochi secondi, legato alla sfera emotiva che può cambiare l’andamento di una gara da un momento all’altro. Spesso lasciamo lì una riserva di potenziale che recuperiamo solo a fronti di motivazioni improvvise”.

Sulla particolarità di questo Campionato del Mondo, disputato insolitamente nel periodo invernale, come mai accaduto prima d'ora:

Mister Gotti:”Il Mondiale nel mezzo della stagione mi è piaciuto, anche il periodo di sosta e latenza, nonostante non credo sia stato favorevole per noi dato il momento che stavamo vivendo. In generale mi piacciono tutte le componenti di cambiamento che impongono riflessioni e che portino a qualcosa di diverso. Verificheremo nel proseguo del campionato l’impatto avuto, ci sono variabili che non abbiamo mai visto e solo il campo potrà dire”.

Bastoni:”Mi ha permesso di recuperare al meglio dall’infortunio, non mi piace molto come modus operandi ma quest’anno ormai è andata così. Vediamo i risultati che ci saranno nel campionato, una sorpresa anche per noi”.

Su Hristov e la sua carriera, che l'ha visto fare esperienza anche in leghe inferiori nei campionati italiani:

Hristov:”Da quando arrivato in Italia mi sono trovato sempre bene, primo anno ho giocato con la primavera della Fiorentina, poi prestito, questo mi ha aiutato a diventare calciatore”

Mister Gotti:”Categorie inferiori hanno ottimi calciatori, la vera differenza tra le categorie non è ne l’aspetto fisico ne tecnico, ma l’aspetto mentale e dell’atteggiamento, dato che ci sono due mondi completamente diversi tra la Serie A e le leghe sottostanti. Attitudine mentale troppo importante, quel percorso è quello che ti ha aiutato ad essere quello che sei oggi, assolutamente adeguato alla serie A [Si riferisce a Hristov NDR]”.

Su come è cambiato il ruolo dell’allenatore nel tempo secondo il mister Aquilotto:

“In un contesto di serie A, da fuori si può dire che la differenza la faccia il modulo, ma non è così. Oggi lo spezia ha 30 calciatori, con ben 19 nazionalità diverse dentro allo stesso spogliatoio, che significano provenienze e culture differenti. Abbiamo tanti ragazzi giovani appena arrivati, lingua problema serio. Io scelgo di parlare il più possibile in italiano perché voglio costringere i ragazzi a impararlo ma il concetto chiave devo sottolinearlo nelle varie lingue".

Sul modo di affrontare il pre partita, riguardando eventuali errori commessi durante match precedenti:

Bastoni:”Mi capita spesso di riguardarmi in campo. Solitamente prima di una gara cerco di evitare di pensarci, quando ho tempo mi piace distrarmi, magari giocando alla Playstation.”

Ekdal: “Riposo il più possibile, mi capita di pensare a cosa devo fare il giorno dopo, ma l’importante è un adeguato riposo.”

Hristov:”Giorno prima evito di pensarci, mi piace vedere le partite giocate, cercando sempre di migliorare e guardare dove sbaglio.”

Mister Gotti:”Dosaggio del carico cognitivo da dare a loro importante. Ci sono calciatori che guardano tutte le partite, carico deve essere adeguato, ne poco ma neanche troppo. Troppo contenuti sono sbagliati. Faccio un esempio, Maldini titolare a San Siro, non gliel’ho detto, l’ho detto all’ultimo secondo in albergo e 10 minuti dopo eravamo allo stadio. Se gliel’avessi detto prima si sarebbe giocato la partita nella sua testa troppe volte".

Sul giocare nello Spezia da Spezzino:

Bastoni:"Onorato di vestire la maglia dello Spezia, qualche anno fa ero in curva, non l’avrei mai pensato per giocare in Serie A per la squadra della mia città. Abbiamo fatto un lavoro incredibile e dobbiamo continuare così. Resto a Spezia”

Sull'esperienza nel Golfo dei Poeti dello Svedese Albin Ekdal, uomo d'esperienza dentro lo spogliatoio:

“Mi piace Spezia, 12 anni in serie A in 6 squadre diverse. Qui c’è tutto per stare bene, dal clima alla squadra, dentro ad uno spogliatoio in cui mi diverto. Sono il più vecchio, ma amo stare con gli altri ragazzi, devo aiutarli, in particolare Holm che mi chiede sempre cosa dice il mister, dato che è svedese come me.

Infine le conclusioni di Mister Gotti, il quale ci ha tenuto a ringraziare tutti i presenti della preziosa collaborazione

"Voglio ringraziare i presenti per l’impegno al nostro fianco, riflettevo che è bella questa idea che abbiate l’occasione di stare assieme e conoscere questi ragazzi, occasione di scambio di idee. 
Mi sono reso conto che dentro ogni gruppo, in qualsiasi settore, troviamo persone che creano problemi e, dall’altra parte, un altro sottogruppo che per caratteristiche aiutano a risolvere problemi. Questo secondo sottogruppo risorsa enorme e di questi fanno parte sicuramente Bastoni e Hristov, i quali hanno questa caratteristica. Cosa che ora fa anche Ekdal, il quale ha capito la sua importanza, diventando uno di questi.
Nel mezzo tra i due gruppi ci sono i neutrali, cosa interessante è che si spostano o da una o dall’altra parte in relazione al tipo di clima che io instaurò nello spogliatoio. Se dai forza a chi si comporta bene, con comportamenti virtuosi, da lì la gente si sposta nella direzione corretta e ciò porta a conseguire risultati".

Mimmo Criscito è tornato al "suo" Genoa, dove esordì diciannove anni fa e dove era tornato dalla Juventus. Alla fine dello scorso campionato era passato al Toronto, esperienza rapidamente archiviata.

Adesso Criscito si rimette a disposizione del Genoa, e del tecnico Gilardino, per centrare la missione del ritorno in serie A. Oggi la firma a Villa Rostan e le prime foto con la maglia numero 4, sua da sempre.