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Le prime parole del neo attaccante aquilotto arrivato in prestito dal Sassuolo
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SANTA CRISTINA VALGARDENA - Ecco le prime parole di Luca Moro, nuovo attaccante dello Spezia Calcio arrivato in prestito secco dal Sassuolo fino al termine della prossima stagione.

Come si sta trovando in questi primi giorni con la nuova maglia dello Spezia:

"In questi primi giorni mi sto trovando bene, a mio agio con il mio nuovo gruppo e fisicamente sto rientrando, sono ancora un po' arrugginito ma stiamo lavorando bene per cui sono fiducioso"

Sul suo ruolo quello di attaccante, caratteristiche principali e idolo calcistico:

"Completo non ancora, dobbiamo dimostrare un po' di cose, ma la caratteristica migliore penso siano i movimenti, magari anche rubando qualcosa ad altri grandi attaccanti. Lewandowski emblema per le punte centrali perché sa gestire i momenti, il pallone, è uno forte".

Sull'anno che si attende a Spezia:

"A Spezia mi attende un bell'anno, possiamo fare tanto ma vedremo giorno per giorno, man mano che andiamo avanti. Anno importante per me, devo stare con i piedi per terra, ascoltare chi mi segue per migliorare il più possibile".

Sulla stagione a Catania, di cui è stato assoluto protagonista:

"Hanno cancellato la stagione ma i momenti sono rimasto, esperienza formativa, cancellato solo dai dati ma nella mente c'è".

Sulla prima gara amichevole contro il Sassuolo e quali ingredienti servono per fare una grande stagione:

"Prime partite estive particolari ma stiamo affrontando bene il ritiro. Il fatto che siamo partiti bene da motivazione. C'è una bella squadra secondo me, primi giorni servono anche per conoscersi, siamo tanti ragazzi nuovi, dobbiamo imparare gli uni con gli altri per convivere in campo assieme".

Cosa ha fatto la differenza un anno fa con il Frosinone:

"L'anno scorso il gruppo ha fatto la differenza, dall'entusiasmo venute fuori le qualità dei singoli che ci hanno permesso di fare un grande campionato".

Se prima di venire allo Spezia ha avuto modo di sentire Angelozzi e Mulattieri, entrambi aventi un passato aquilotto:

"Il direttore l'ho sentito, mi ha incoraggiato parlando bene dell'ambiente che c'è qui, Mulattieri contento io sia venuto qui nella sua città".

Sui consigli da dare ai giovani aquilotti impegnati in ritiro:

"Non sono così esperto da dare consigli, ma giocare serenamente credo sia la riposta. Serpe il compagno con cui ho legato di più, lo conoscevo dalla primavera e nei primi giorni qui mi ha aiutato".

Su mister Alvini, prime impressioni su tipo di gioco e modulo utilizzato:

"Alvini è uno molto dedito al lavoro, mi dice di guardare sempre la porta e questo per un attaccante è bellissimo sentirselo dire. Quando ho sentito il mister parlare del suo gioco, per gli attaccanti viene quasi più facile aggredire dalla metà campo in avanti piuttosto che aspettare nella propria trequarti e difendersi, perché sei più vicino alla porta. Non mi soffermo invece tanto sul modulo, mi piace il 4-3-3".

Se sente la pressione di doversi affermare:

"Sento la pressione ma so che ci sono anche gli altri compagni e ho il loro aiuto".

Sulla squadra:

"Noi siamo una buona squadra, non ci nascondiamo, ma sappiamo che dobbiamo lavorare tanto per ottenere risultato, perché nessuno parte con la voglia di perdere e sarà quindi battaglia dalla prima partita".

Sulla Nazionale:

"Li ti accorgi del calcio a livello nazionale, anche il campionato di B è tanto guardato e questo ci da fiducia e voglia di dimostrare".

Sui tifosi e sul Picco, catino aquilotto:

"Ambiente caldo, simile a Catania, sono voglioso di vederlo. Sono contento di essere qui, non vedo l'ora di venire allo stadio e sentire un po' di cori".

 

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