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GENOVA - Contro il Cagliari venerdì nella sfida del Ferraris il Genoa avrà pratica e te la squadra al completo. La notizia più importante è che Jagiello non ha subito traumi alla gamba colpita duramente da Mecariello e che qui di sarà a disposizione e pure Ekuban potrebbe rientrare tra i convocati. Insomma, a parte Galdames e Sturaro la squadra rossoblu è al completo e per il tecnico tedesco ci sarà solo l’imbarazzo della scelta per una formazione.

Abbondanza in tutti i reparti per un match contro una squadra imbottita da ex tra cui Lapadula, Pavoletti e Goldaniga, gli ultimi due molto amati dalla Nord. Senza dimenticare Liverani che rimase poco sulla panchina del Grifine ma abbastanza per vincere, prima dell’esonero un derby largamente. Ma niente sentimentalismo anche perché nel Genoa ci sono ex al contrario come Pajac e Strootman.

Ci sono i fatti tre punti in palio importanti: i sardi sono in crisi e Liverani rischia, ma non per questo sono vittime sacrificali. Basta leggera la formazione con giocatori che con la B c’entrano poco. Ma anche il Genoa ha una rosa più che competitiva e ora che Blessin ha ormai valutato tutti può giocare di fatto con due formazioni equilibrate.

IPOTESI FORMAZIONE - Col Cagliari in ballottaggio ci sono Hefti e Sabelli, mentre a centrocampo Jagiello e Portanova sono in lizza per una maglia anche se Stroitman e Frendrup paiono intoccabili. Bisogna capire però se il modulo non verrà cambiato. Ma è ancora la davanti che le decisioni del mister sono complesse. Gudmundson, Coda e Aramu dopo la vittoria con la Spal non sono in discussione così resterebbe il ballottaggio tra Yalcin e Puscas se la tattica fosse confermato con tre giocatori dietro a Coda. Intorno alla squadra c’è entusiasmo e proseguire la striscia di vittorie inutile dire che sarebbe una iniezione di fiducia ulteriore in vista di una serie di impegni tosti fuori casa con Cosenza e Ternana.

Ma questo Genoa con umiltà non deve avere paura di nessuno anche perché può ancora migliorare nel gioco e il test col Cagliari sarà molto indicativo.

777 PARTNERS ACQUISTA IL MELBOURNE - Intanto la proprietà del club rossoblu della Holding 777 Partners ha acquistato le quote azionarie del Melbourne Victory che milita nella A-League australiana. Si tratta della quinta società che nel mondo e tra nell’orbita americana. club Dopo Genoa, Red Star, Standard Liegi e Vasco da Gama, i proprietari rossoblu investono anche nel calcio australiano col Melbourne Victory.

LA SPEZIA - È rientrato in Italia da qualche giorno Arkadiusz Reca, esterno sinistro polacco, pedina fondamentale nello scacchiere aquilotto, tornato infortunato proprio dall’impegno con la rispettiva nazionale. Era già in dubbio per la Samp, ma nonostante tutto, proprio per la sua importanza, è sceso comunque in campo uscendo poi nel finale e partendo ugualmente per gli impegni internazionali.

Il tutta fascia mancino sarà valutato in questi giorni, per cercare di capire l’entità del suo problema, ma risulta comunque davvero difficile pensare di vederlo in campo nella prossima sfida contro il Monza.
Allora ecco che torna subito di moda l’interrogativo su come sostituirlo, proprio come contro la Lazio, dove il tecnico Luca Gotti ha sorpreso tutti schierando un centrale, Jakub Kiwior, sulla fascia sinistra, nel tentativo di arginare lo strapotere della squadra della capitale sugli esterni, esperimento però fallito.

Le alternative ci sono, due in particolare, la prima è quella di vedere Bastoni spostato sulla fascia, nel ruolo che l’ha lanciato, l’altra è quella di vedere adattato un esterno destro, come ad esempio Ferrer, che già ha ricoperto in passato quel ruolo, oppure Amian, tornato in campo per qualche minuto dopo un lungo infortunio.
Non ci resta che attendere novità ufficiali sulla situazione infortuni, per iniziare ad avere un’idea di come lo Spezia scenderà in campo.

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Dejan Stankovic, 44 anni, approda alla Sampdoria con la “benedizione” di Roberto Mancini, Marco Branca, Sinisa Mihajlovic e Massimo Ferrero, che già lo voleva al posto di Roberto D’Aversa il 6 dicembre del 2021, quando venne arrestato dalla Guardia di Finanza a Milano proprio poco prima del previsto incontro con l’agente dell’allenatore.

Il serbo è già motivato: "Mi ricordo la storia della grande Sampdoria - ha detto durante il colloquio di ieri con il presidente Marco Lanna - e avrei voluto essere in campo a Sofia nella semifinale di Champions ma ero troppo piccolo. Per me l'approdo alla Samp è un grande successo. La situazione non mi spaventa, mi basta la storia del club: sono contento dei giocatori a disposizione". La firma sul contratto che lo legherà al club blucerchiato è attesa nella notte.

Il fatto che sull’operazione ci sia anche la firma dell’ex presidente non deve stupire né scandalizzare: l’attuale Cda ha compiti di “commissariamento” e qualunque mossa che comporti un ulteriore aggravio dei costi sul bilancio della Sampdoria, già messo a dura prova dall’esonero di Giampaolo, sotto contratto sino al 2024, deve per forza passare attraverso il via libera degli azionisti, altrimenti costoro potrebbero in futuro esercitare azioni di responsabilità nei confronti dei consiglieri Lanna, Panconi, Romei e Bosco.

Tornando a Stankovic, la scelta è ricaduta su di lui (sino a giugno 2023, con opzione di rinnovo automatico in caso di salvezza) per il temperamento e per l’ingaggio più contenuto rispetto a Ranieri. Anche De Rossi era in linea con i parametri finanziari, ma a differenza del serbo non ha mai guidato una squadra di club.

Stankovic sulla panchina della Stella Rossa ha vinto tre campionati e due Coppe nazionali, risultando invece sempre eliminato alle soglie degli ottavi di Champions League. In Italia fu per breve tempo il vice di Stramaccioni all’Udinese. L'ex Inter è stato anche giocatore nella Nazionale serba guidata da Vujadin Boskov, l'allenatore dello scudetto e delle coppe blucerchiate.

Il suo modulo preferito è il 4-2-3-1, alla Samp potrebbe avere gli uomini adatti a realizzarlo ma solo a patto di recuperare Harry Winks, che continua per ora ad allenarsi a parte. Stankovic è atteso da un compito tutt’altro che semplice: rivitalizzare una squadra con l’elettroencefalogramma piatto.

Ci proverà a domani al “Mugnaini” di Bogliasco.

La scelta di Stankovic è stata condivisa da tutto il Cda che l'ha assunta in totale autonomia ed è una casualità il fatto che questa scelta coincida con quanto aveva in mente nel dicembre scorso l'ex presidente Massimo Ferrero. Piaceva anche il profilo di De Rossi, ma il fatto di non avere ancora allenato in serie A e di non disporre di uno staff già pronto lo hanno penalizzato. A Ranieri i dirigenti hanno pensato ma probabilmente l'organico non è adatto alle sue intenzioni di gioco.

A proposito di Ferrero, peraltro, il Cda della Sampdoria, che tiene molto alla sua indipendenza, segue con attenzione le evoluzioni degli ultimi giorni che hanno riguardato l'ex presidente della Samp, a partire dalle voci che erano circolate in merito alla sua ventilata presenza nell'hotel della squadra o addirittura allo stadio.

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GENOVA - "Io ho sempre la speranza che un giorno Garrone possa mettersi una mano sul cuore e riprendersi la Sampdoria: in questo momento, è l'unico che può salvarla". A dirlo, nel corso dell'appuntamento quotidiano con il Tg Sampdoria in onda su Primocanale prima in diretta Facebook e poi on demand sul sito e quindi in tv, è Francesco Flachi, nostro opinionista, terzo goleador di sempre nella storia della squadra blucerchiata dietro a Mancini e Vialli.

Proprio Flachi nel 2002 rinunciò ad un sontuoso contratto con il Monaco per aspettare la Sampdoria, che si trovava in serie B in difficoltà economica e di classifica, esattamente come oggi in serie A. La sua fedeltà ai colori blucerchiati venne ripagata dall'avvento di Riccardo Garrone che l'11 gennaio del 2002 salvò il club e Flachi ebbe l'opportunità di diventare una bandiera della Sampdoria.

Ecco perché il suo appello, pronunciato con genuina spontaneità, assume un valore ancora più importante: "Solo Edoardo Garrone (all'origine della'infausta elargizione della società a Massimo Ferrero nel 2014, n.d.r.) può risollevare la Samp - ha proseguito Flachi - perché prima c'è stato suo padre e poi lui. Me lo auguro, anche perché in questo momento non c'è nessun altro che possa farlo. Ci sono solo chiacchiere o personaggi che vogliono apparire attraverso la Sampdoria e tutto questo fa solo male perché illude la gente e quando si illude non è bello, è come prendere in giro le persone".

GENOVA - Inattesa convocazione in Nazionale per la genovese Federica Cafferata inserita nella lista delle giocatrici che prenderanno parte alla gara amichevole Italia-Brasile in programma lunedì 10 ottobre al Ferraris di Genova.

Federica Cafferata, 22 anni, alla sua terza stagione nella massima serie, gioca in serie A nella Acf Fiorentina ma è cresciuta nel Scd Ligorna 1922. In passato ha giocato anche nella Lavagnese e del Genoa Women in Serie B, per poi passare al Napoli Femminile.

Federica coronerà quindi il sogno che ha sempre inseguito: quello di giocare al Ferraris, stadio che ha sempre frequentato da super tifosa del Genoa.