
Un passato che potrebbe tornare, oppure un presente da proiettare nel futuro: Marco Ottolini e una scelta che, entro poche settimane, andrà presa per forza. Se non altro perché il contratto in essere col Genoa scade a giugno.
Numeri e dati oggettivi di una questione arrivata sul tavolo delle urgenze. Non solo quello rossoblù, anche quello bianconero. Il fatto che il direttore sportivo in sella a Villa Rostan dal luglio del 2022 sia legato al Grifone ancora soltanto per una manciata di mesi rappresenta un potente acceleratore per scoprirne la prospettiva.
Villa Rostan propone un accordo annuale con opzione
Di recente il club, soddisfatto del suo elaborato, gli ha offerto il rinnovo. Fino al 2027, con opzione fino al 2028. La mossa c’è stata, anche se con una scadenza certamente non lunghissima. I motivi sono custoditi nella stanza dei bottoni al Centro Signorini. Una domanda: se Ottolini gode della massima fiducia, perché un rinnovo di così corto raggio?
Da tempo Comolli guarda in direzione Genova
In parallelo, ecco muoversi la Juventus, alle prese col dopo Giuntoli e in piena era Comolli. La storia risale all’estate scorsa, quando il nome di Ottolini, che a Torino sponda bianconera ha lavorato per anni con lusinghieri risultati, rientrò in una ristrettissima lista di nomi papabili per andare a ricoprire cariche di robusto spessore nel club.
Poi tutto rientrò, il discorso però fu più che altro congelato piuttosto che archiviato. Anche perché, a quanto trapela, nello staff della Juve nuovi ingressi rimangono necessari. Adesso un ritorno di fiamma da parte di Comolli, che apprezza particolarmente Ottolini per la sua profonda conoscenza del calcio internazionale e il suo modus operandi.
Resta temporalmente da capire l’esatta tempistica della proposta del Genoa: risale a un momento precedente o posteriore al vero affondo bianconero? Questione comunque non fondamentale per un quadro destinato nel breve ad arrivare a una soluzione.
All’orizzonte c’è un mercato di gennaio dove la figura di Ottolini rimarrebbe comunque centrale, qualsiasi sia la casacca indossata. Anche per questo, dal punto di vista del Genoa, improbabile che il direttore sportivo, sempre molto attento alla forma, dalla sera alla mattina faccia la valigia per correre a Torino. Al netto di un gennaio d’immersione totale, il bivio che attende Ottolini è davvero dietro l’angolo.
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