Sanità

35% di accessi di personale medico, 45% accessi di personale infermieristico e circa il 20% di altre figure professionali quali terapisti della riabilitazione, Oss, psicologi, assistenti sociali e non solo
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GENOVA-Si celebra domenica 29 maggio la Giornata nazionale dedicata alla promozione della cultura del sollievo in tutta Italia.

Nel 2021 in Liguria oltre 4.000 persone hanno attivato percorsi di cure palliative a domicilio con oltre 112.000 accessi, circa la metà di questi in area metropolitana: 35% di accessi di personale medico, 45% accessi di personale infermieristico e circa il 20% di altre figure professionali quali terapisti della riabilitazione, Oss, psicologi, assistenti sociali e non solo.

"Voglio esprimere la mia vicinanza a tutte le persone che stanno affrontando la fase più avanzata della malattia e ultimando il proprio percorso di vita con il sostegno delle cure palliative, non potendo più ricevere le cure destinate al raggiungimento della guarigione – sottolinea il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti –, ponendo l’accento sull’importanza di garantire alla persona malata e sofferente il giusto sollievo nella fase più difficile della malattia e del dolore acuto. Chi è messo a dura prova dal dolore deve poter contare su un Sistema sanitario che sappia favorire la corretta identificazione dei propri bisogni: colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che lavorano nella Rete regionale ligure di cure palliative, un sistema capace di garantire appropriatezza e qualità degli interventi, attraverso il sollievo dalla sofferenza e dal dolore in una fase delicata come quella dell’accompagnamento al fine vita".

"Promuovere la cultura del sollievo significa non solo rendere più lieve la sofferenza dal dolore fisico ma intervenire anche sulla sofferenza emotiva, psicologica, relazionale e spirituale che spesso accompagna la vita di tante persone affette da malattie con evoluzione cronica e spesso lunga: è proprio in questa fase che si inseriscono le cure palliative  - chiarisce Flavio Fusco, coordinatore della Rete metropolitana ligure di Cure palliative - sottolineando come queste cure non vengano solo erogate nel fine vita e nella fase di terminalità della malattia ma anche nelle fasi iniziali dei processi cronici. La cura non consiste solamente nel curare ma anche nel prendersi cura della sofferenza dei pazienti e delle loro famiglie. L’erogazione delle cure palliative e della terapia del dolore, dedicata al trattamento del dolore cronico, sono capillari e diffuse in tutte le Asl della Liguria attraverso équipe multidisciplinari e specialistiche che intervengono prevalentemente al domicilio ma anche in ambulatorio, negli ospedali e negli hospice. L’offerta di cure palliative è ampia e ben distribuita a livello regionale – conclude Fusco – ma può ancora crescere e farsi conoscere". Regione Liguria dispone di 8 hospice per un totale di 86 posti letto, di cui 1 hospice pediatrico con 4 posti letto all’Istituto G. Gaslini.

 

 

 

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