
Il monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità sul covid in Italia traccia un quadro molto netto: le mortalità sono guidate da persone non vaccinate, così come le reinfezioni, salgono i numeri degli studenti contagiati dalla variante Omicron, mentre i dati sull'efficacia del vaccino raccontano come quest'ultima risalga bruscamente dopo la terza dose.
I dati sono contenuti nel report esteso pubblicato dall'ISS ieri a integrazione del monitoraggio settimanale sul covid: il dato più forte è senz'altro quello del tasso dei posti occupati in terapia intensiva. Questo è di ben 40 volte più alto tra le persone senza alcuna dose di vaccino rispetto a chi ha la dose booster. Il tasso di mortalità dei pazienti no vax ospedalizzati è di 33 volte maggior rispetto a chi ha le tre dosi di vaccino.
Sul fronte delle reinfezioni, dallo scorso mese di agosto la percentuale di chi ha preso il covid nuovamente è del 2,7 per cento sul totale dei casi mentre nell'ultima settimana è del 3,2 per cento. Chi è più a rischio? anche qui sono i non vaccinati la popolazione maggiore, ma anche gli operatori sanitari fanno parte di questa fascia.
Crescono i casi tra i ragazzi e le ragazze dell'età scolare: sono il 24 per cento mentre la settimana scorsa erano il 20 per cento. Tra questi, il 13 per cento ha meno di 5 anni, il 38 per cento è nella fascia 5-11, il 48 per cento ha dai 12 ai 19 anni di età. Ma a trainare il maggiore aumento tra i minori è la fascia 5-11 anni, proprio quella che ancora resiste al vaccino. La buona notizia per i bambini e i ragazzi è che cala il numero degli ospedalizzati negli under 19 in tutte le fasce di età.
Infine l'efficacia vaccinale: per il report dell'Istituto Superiore di Sanità scende l'efficacia vaccinale tra il 90esimo e il 120esimo giorno dalla dose e dopo 4 mesi dall'ultima è efficace al 34,7 per cento. Ma l'efficacia stessa risale quando si procede con la dose booster e risale al 66,7 per cento.
IL COMMENTO
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