Sanità

Lo prevede l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci
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ROMA - La decisione sull'esecuzione del tampone diagnostico per l'infezione da SARS-CoV2 per l'accesso ai Pronto soccorso "è rimessa alla discrezione delle Direzioni sanitarie e delle autorità regionali".

Lo prevede l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha anche prorogato l'utilizzo della mascherine soltanto nelle Rsa e reparti ospedalieri con pazienti fragili dal primo maggio. La precedente ordinanza che prevedeva l'obbligo di mascherine nelle Rsa e negli ospedali scadrà infatti il 30 aprile.

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"In futuro il governo potrebbe rivedere questo tipo di norme per esempio considerando di tamponare solo i soggetti sintomatici mantenendo misure prudenziali come la mascherina per gli altri, che poi è il criterio che tutti adottiamo nei luoghi affollati", aveva proposto l'assessore alla sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola nel novembre del 2022, vista la difficoltà in alcuni pronto soccorso della regione che si trovavano rallentati dal tampone obbligatorio.

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La richiesta era poi stata ribadita nel 2023 con una lettera firmata dall'assessore e dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che, insieme ad altre cose, aveva sottolineato ancora una volta il problema. "Chiediamo di togliere molte incompatibilità che sono in qualche modo nate in periodi diversi, ma che oggi, in un momento di emergenza legata alla mancanza di personale, potrebbero far scavallare le difficoltà almeno temporaneamente", si leggeva nella lettera.

Novità anche per le mascherine all'interno dell'ordinanza, che prevede la proroga dell'obbligo di indossare la mascherina per i lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie all'interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture sanitarie stesse.

L'obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. Negli altri reparti delle strutture sanitarie e nelle sale di attesa, la decisione sull'utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori resta alla discrezione delle Direzioni sanitarie, che possono disporne l'uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria. Non sono previste analoghe misure per quanto riguarda gli spazi ospedalieri comunque siti al di fuori dei reparti di degenza.

Non hanno l'obbligo di indossare la mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo. L'ordinanza è in vigore dall'1 maggio 2023 al 31 dicembre 2023.

"Accogliamo con soddisfazione l'ordinanza del Ministro della Salute Orazio Schillaci che, alla luce del favorevole andamento epidemiologico del Covid, dal primo maggio allenterà ulteriormente le norme sull'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e l'impiego dei tamponi nelle strutture sanitarie".
Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola in merito all'ordinanza emanata dal Ministero della Salute che sarà in vigore dal 1° maggio 2023 al 31 dicembre 2023.

"L'obbligo di impiego della mascherina rimarrà giustamente in vigore nel caso di contatto con pazienti immunodepressi, fragili, anziani e trapiantati, al fine di ridurre il potenziale rischio di contagio, e sarà a discrezione delle direzioni sanitarie - aggiungono il presidente e l’assessore alla Sanità –. L’impiego del tampone al Pronto Soccorso non sarà misura da utilizzare a tappeto, ma utile soltanto in caso di pazienti con sintomatologia respiratoria sospetta. Le direzioni sanitarie, unitamente ai vertici dei Diar Infettivologia, Emergenza e area Igiene, saranno convocati nelle prossime ore da Alisa per elaborare un documento operativo che renda omogenea l'applicazione dell'ordinanza su tutto il territorio regionale".

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