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GENOVA - "La sanità dei prossimi anni passa dal territorio e dalle sue strutture, portare negli ospedali tutte le cure è un'opera oltre che sbagliata anche impossibile. Le risorse contenute nel Pnrr e la nuova visione politica permettono questo" così l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola a margine del convegno "Salute e territorio tra clinica, modelli & tecnologia" che si è svolto all'auditorium dell'Acquario di Genova e organizzato da Coopselios in collaborazione con Second Walk. Le nuove direzioni della medicina digitale e della telemedicina, l’appropriatezza farmacologica e gestionale nelle cure territoriali e l’approfondimento sul potenziale rivoluzionario della robotica applicata alla neuroriabilitazione sono stati i principali temi sui quali gli esperti del settore si sono confrontati.

Proprio su questi aspetti l'assessore Gratarola pone l'accento: "Va cambiato il paradigma, bisogna passare dalla medicina di attesa a quella di inizativa - precisa l'assessore alla Sanità -. Avere un fascicolo sanitario digitale permette di stabilire il percorso del malato evitando che vada in giro a cercare prestazioni spesso non corrette. La telemedicina ci permette di evitare che il malato si sposti, la tecnologia permette anche di leggere i parametri. Ecco serve una visione a 360 gradi. Una volta che saremo riusciti a rafforzare il territorio gli ospedali potranno tornare ad avere la loro funzione originale".

L'obiettivo della giornata è dedicare particolare attenzione alle esigenze espresse dal territorio e dalle opportunità delle nuove tecnologie come sottolinea il direttore dell'area Liguria Coopselios Riccardo Rampado: "Bisogna portare avanti il dialogo con le pubbliche amministrazioni, l'ascolto è fondamentale per individuare poi le giuste risposte da dare. Oggi la tecnologia è fondamentale ma deve essere garantita da protocolli accurati e basati su evidenze medico-sientifiche" conclude il direttore dell'area Liguria Coopselios Rampado.

E tra le novità portate dalla tecnologia c'è anche il progetto Second Walk, l’innovativo modello per la riabilitazione neuromotoria che si avvale di protocolli e tecnologie avanzati, tra cui gli esoscheletri attivi HAL di Cyberdine che, grazie alla lettura dei segnali bio-elettrici, consentono di raggiungere nuovi traguardi nella riabilitazione.

"Hal è l'unico esoscheletro attivo nel mondo - spiega Francesco Chiampo, direttore tecnico di Second Walk-Italian Cybernic Center. - Hal si muove secondo le intenzioni di chi sta indossando l'esoscheletro. Questo significa che quando si hanno delle lesioni midollari o dei problemi al sistema nervoso centrale Hal ha la possibilità di interfacciarsi e di poter andare a migliorare le funzioni che la persona può ottenere con la riabilitazione neuromotoria. Di fatto può aiutare pazienti con lesioni midollari, esiti di ictus, il Parkinson, la sclerosi multipla. In generale può migliorare la qualità di vita a seguito di un problema neurologico. Può essere usato in due momenti, il primo in una fase acuta subito dopo il l'evidenziarsi del problema e poi un una sub acuta (o cronica), in questo secondo caso Hal ha il suo ambito migliorare perché può interagire nelle funzioni motorie e quindi riqualificare le attività della vita quotidiana di un paziente che altrimenti avrebbe davanti un futuro più complicato. È un'apparecchiatura che può dare un nuovo futuro a tutte quelle persone con problemi neurologici" precisa Chiampo.

Anche il comune di Genova è impegnato a sfruttare al massimo le occasioni e opportunità che arrivano dalle tecnologie come spiega Laura Gaggero, consigliere delegato per l'Innovazione: "Stiamo dialogando come Comune per costruire una sanità a misura del cittadino. Facciamo parte di un consorzio che si chiama Raise che si interessa di progetti legati alla salute attraverso le opportunità offerte dalla robotica e dall'intelligenza artificiale. Dialoghiamo con tutti gli operatori per andare a intercettare i fondi europei e creare progetti concreti che servono ai cittadini e per migliorare il welfare e la sanità a Genova e in Liguria" conclude Gaggero.

GENOVA - "Una narrazione sulla sanità carente, così vogliamo mostrarvi un'altra lettura con i dati studiati da Alessandro Ronchi". Così la presidente di Linea condivisa ha presentato l'iniziativa dell'associazione sulla situazione della sanità ligure. Secondo i numeri raccolti da Lc la Liguria nel 2022 è arrivata all'ultimo posto nella classifica delle Regioni italiane per il recupero degli interventi chirurgici ospedalieri rimandati a causa del covid, 6.000 quelli eseguiti su una lista d'attesa di 42.317, il 14% del totale rispetto alla media nazionale del 66%. La Liguria è dietro a Regioni con migliori performance come Piemonte (92%), Basilicata (91%), Toscana (90%) e Emilia Romagna (80%).

Dal dossier di Linea Condivisa emerge che la Liguria "ha recuperato il 23% degli screening oncologici rimandati a causa della pandemia rispetto alla media nazionale dell'82% e che nonostante la perdita di 89.000 abitanti tra il 2013 e il 2023, la riduzione del 30% del personale sanitario, la spesa sanitaria è aumentata del 15%, spesa finanziata dai cittadini che hanno in cambio ottenuto minori prestazioni". A studiare e leggere i numeri è il curatore del dossier Alessandro Ronchi: "Tutto questo mentre la Regione ha ricevuto dallo Stato la cifra più alta per abitante, 2.192,42 euro. Dove vanno a finire i milioni? Oltre 100 nel 2023 per acquistare servizi fuori Regione".

"Non vogliamo fare un'iniziativa singola come Linea Condivisa ma metteremo a disposizione degli altri un patrimonio, atto di generosità politica verso gli altri partiti, perché serviranno per non governare dopo come hanno governato loro fino a oggi - attacca il capogruppo di Lc Gianni Pastorino -. C’è uno studio dietro e da questo bisogna partire. Materia che interessa di più le persone e impegna il bilancio di questa Regione.

Non si è fatta attendere la risposta del presidente di Regione Liguria. "I lavoratori della sanità sono aumentati di quasi 1000 unità dal 2016 al 2023, con un aumento complessivo del 4%. Incremento che riguarda in particolar modo infermieri, Oss e tecnici (+11%). È uno dei dati inoppugnabili (Fonte ministero della Salute) che contraddice la narrazione di Linea Condivisa sulla diminuzione del personale nella sanità ligure negli ultimi anni. Per la precisione, come si evince nelle stesse tabelle riportate da Linea Condivisa, il periodo di riferimento che mostra il calo del personale nella sanità ligure (-30%) è quello del 2010-2019, periodo in buona parte di governo regionale di centro sinistra. Negli ultimi sette anni, in cui ha governato il centrodestra, il personale nella sanità ligure è invece cresciuto del 4%" si legge nella nota di Regione Liguria.

Regione Liguria parla di affermazioni contradditorie e dati poco coerenti quelli forniti da Linea Condivisa, come quando si parla di diminuzione della qualità offerta ai cittadini. "A titolo di esempio, le prestazioni di specialistica ambulatoriale sono aumentate in tutti i campi, tra cui: cardiologia (+8% rispetto al 2019 e +17,1% rispetto al 2021), chirurgia (+32,4% e +36,6%), diagnostica per immagini (+2,6% e +24,4%), oncologia (+14,1% e +11,2), ortopedia (+2% e +4,9%), urologia (+12,2% e +24,5%). Inoltre, non corrisponde ad alcun dato reale quanto riportato relativamente al mancato recupero degli interventi chirurgici durante il periodo Covid. I 6.000 interventi (a fronte di una lista d’attesa di 42 mila soggetti) sono la parte finanziata con la legge 231 del dicembre 2021; gli altri interventi sono stati effettuati e recuperati nell’ambito delle attività di produzione ospedaliera finanziati dai budget delle aziende".

"Se oggi c'è una sanità ingessata dalla burocrazia e resa estremamente costosa e poco efficace per il cittadino è grazie alle riforme che la sinistra ha fatto nel passato – afferma il presidente Giovanni Toti -. Noi con grande impegno e fatica stiamo cercando di rimetterla in piedi. Forse qualcuno dovrebbe ricordare che solo due anni fa questo paese era chiuso per il Covid. Che oggi si urli, parlando di una sanità allo sfascio, dopo che questa stessa sanità ha salvato il paese dalla pandemia e si sta rimettendo in marcia, con fatica ma anche con grande entusiasmo e determinazione degli operatori, lo trovo particolarmente strumentale, ingeneroso, inutile. Soprattutto perché queste parole arrivano da cattivi maestri".

GENOVA - "La sanità dei prossimi anni passa dal territorio e dalle sue strutture, portare negli ospedali tutte le cure è un'opera oltre che sbagliata anche impossibile. Le risorse contenute nel Pnrr e la nuova visione politica permettono questo" così l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola a margine del convegno "Salute e territorio tra clinica, modelli & tecnologia" che si è svolto all'auditorium dell'Acquario di Genova e organizzato da Coopselios in collaborazione con Second Walk. Le nuove direzioni della medicina digitale e della telemedicina, l’appropriatezza farmacologica e gestionale nelle cure territoriali e l’approfondimento sul potenziale rivoluzionario della robotica applicata alla neuroriabilitazione sono stati i principali temi sui quali gli esperti del settore si sono confrontati.

Proprio su questi aspetti l'assessore Gratarola pone l'accento: "Va cambiato il paradigma, bisogna passare dalla medicina di attesa a quella di inizativa - precisa l'assessore alla Sanità -. Avere un fascicolo sanitario digitale permette di stabilire il percorso del malato evitando che vada in giro a cercare prestazioni spesso non corrette. La telemedicina ci permette di evitare che il malato si sposti, la tecnologia permette anche di leggere i parametri. Ecco serve una visione a 360 gradi. Una volta che saremo riusciti a rafforzare il territorio gli ospedali potranno tornare ad avere la loro funzione originale".

L'obiettivo della giornata è dedicare particolare attenzione alle esigenze espresse dal territorio e dalle opportunità delle nuove tecnologie come sottolinea il direttore dell'area Liguria Coopselios Riccardo Rampado: "Bisogna portare avanti il dialogo con le pubbliche amministrazioni, l'ascolto è fondamentale per individuare poi le giuste risposte da dare. Oggi la tecnologia è fondamentale ma deve essere garantita da protocolli accurati e basati su evidenze medico-sientifiche" conclude il direttore dell'area Liguria Coopselios Rampado.

E tra le novità portate dalla tecnologia c'è anche il progetto Second Walk, l’innovativo modello per la riabilitazione neuromotoria che si avvale di protocolli e tecnologie avanzati, tra cui gli esoscheletri attivi HAL di Cyberdine che, grazie alla lettura dei segnali bio-elettrici, consentono di raggiungere nuovi traguardi nella riabilitazione.

"Hal è l'unico esoscheletro attivo nel mondo - spiega Francesco Chiampo, direttore tecnico di Second Walk-Italian Cybernic Center. - Hal si muove secondo le intenzioni di chi sta indossando l'esoscheletro. Questo significa che quando si hanno delle lesioni midollari o dei problemi al sistema nervoso centrale Hal ha la possibilità di interfacciarsi e di poter andare a migliorare le funzioni che la persona può ottenere con la riabilitazione neuromotoria. Di fatto può aiutare pazienti con lesioni midollari, esiti di ictus, il Parkinson, la sclerosi multipla. In generale può migliorare la qualità di vita a seguito di un problema neurologico. Può essere usato in due momenti, il primo in una fase acuta subito dopo il l'evidenziarsi del problema e poi un una sub acuta (o cronica), in questo secondo caso Hal ha il suo ambito migliorare perché può interagire nelle funzioni motorie e quindi riqualificare le attività della vita quotidiana di un paziente che altrimenti avrebbe davanti un futuro più complicato. È un'apparecchiatura che può dare un nuovo futuro a tutte quelle persone con problemi neurologici" precisa Chiampo.

Anche il comune di Genova è impegnato a sfruttare al massimo le occasioni e opportunità che arrivano dalle tecnologie come spiega Laura Gaggero, consigliere delegato per l'Innovazione: "Stiamo dialogando come Comune per costruire una sanità a misura del cittadino. Facciamo parte di un consorzio che si chiama Raise che si interessa di progetti legati alla salute attraverso le opportunità offerte dalla robotica e dall'intelligenza artificiale. Dialoghiamo con tutti gli operatori per andare a intercettare i fondi europei e creare progetti concreti che servono ai cittadini e per migliorare il welfare e la sanità a Genova e in Liguria" conclude Gaggero.

GENOVA - Via libera alla realizzazione del nuovo ospedale Galliera di Genova: è stato infatti pubblicato oggi il parere della Iª Sezione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto da Italia Nostra e altre associazioni avverso la determinazione del Comune di Genova relativa alla Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto.

Nuovo Galliera, ancora una fumata nera: la gara è da rifare - CLICCA QUI

L'associazione ambientalista, portavoce dei comitati dei residenti, aveva chiesto l'intervento della magistratura amministrativa sulle delibere del ministero dei Beni Culturali e dello stesso ente ospedaliero, relative al presunto superamento dei vincoli di conservazione della struttura storica.

Nuovo Galliera e vincoli violati, il Consiglio di Stato dà ragione a Italia Nostra - LA NOTIZIA 

"Quella di oggi è la migliore risposta possibile – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – a chi da un lato lamenta ritardi nella nostra sanità salvo poi, dall’altro, fomentare e cavalcare i ricorsi di ogni comitato del No per bloccare le prospettive di crescita e sviluppo del territorio. Il parere del Consiglio di Stato, che ha rigettato l’infondato ricorso di Italia Nostra, è un passo fondamentale per poter partire con i lavori di realizzazione del Nuovo Galliera, che sarà un ospedale moderno, efficiente e tecnologicamente all’avanguardia, di cui la sanità genovese e ligure ha certamente bisogno. Stiamo portando a termine un percorso complesso, difficile ma molto importante per la città di Genova ma non solo".

Stop al nuovo Galliera, Toti contro chi ha presentato il ricorso: "Posizione da snob" - LEGGI QUI 

"Con il progetto del nuovo Galliera – aggiunge l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola - prosegue una stagione di rinnovamento della nostra rete ospedaliera, che riguarderà non solo l’ospedale cittadino ma anche il nuovo Felettino della Spezia, l’ospedale unico di Taggia e l’ospedale del Ponente agli Erzelli, il Santa Corona di Pietra Ligure, senza dimenticare il grande apporto sul territorio che stanno iniziando a garantire le Case e gli Ospedali di Comunità".