Porto e trasporti

Torna alla homepage
Si è riunito l'Osservatorio Ambiente e Salute del Comune di Genova
6 minuti e 55 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani
Un gabbiano con lo sfondo del porto di GenovaIl gabbiano mascotte della rete delle Associazioni di San Teodoro che lottano contro i fumi delle navi nel porto di Genova

Il rapporto delicato tra città e porto di Genova, due realtà attigue per morfologia e da sempre in equilibrio precario. Tema a cui Primocanale ha dedicato da sempre molta attenzione, anche con inchieste. E continua a farlo. I genovesi che risiedono nei quartieri che si affacciano sul porto, ad esempio San Teodoro, tornano ad avanzare le loro richieste, in seguito all’incontro in Comune con l’Osservatorio Ambiente e salute.  

FUMI DALLE NAVI IN PORTO: L'INCHIESTA DI PRIMOCANALE - CLICCA QUI 

“Abbiamo partecipato all'Osservatorio Ambiente e Salute del Comune di Genova relativo a "Inquinamento area portuale e centro città" - spiega la Rete delle associazioni di San Teodoro - insieme a numerosi Comitati dei cittadini che vivono in quartieri affacciati sul Porto.

Ecco le richieste delle associazioni al Comune

 garantire con l’Osservatorio Ambiente e Salute un confronto diretto dei Comitati, Associazioni e Reti

degli stessi con il Comune e gli altri Enti competenti, al fine di esaminare i problemi e, nell’ambito degli

specifici ruoli e competenze, individuare le possibili soluzioni e azioni utili a superarli

 istituire, considerato il ruolo della Sindaca quale responsabile della salute dei cittadini, un Tavolo permanente tra le Istituzioni e gli Enti competenti, con la presenza del Difensore Civico e la partecipazione di rappresentanze delle Associazioni dei cittadini, in grado di promuovere e coordinare le necessarie attività di prevenzione, e all’occorrenza di pronta risposta, circa situazioni di sistematico inquinamento ambientale e acustico causato da traghetti, navi cargo e da crociera

 in tale ambito, definire con urgenza un piano di interventi per evitare gli ingorghi stradali che si verificano tra via Buozzi e il nodo di San Benigno, soprattutto nei momenti di intenso traffico e nei mesi estivi (vedasi quanto accaduto il 10 agosto 2025), con problemi di viabilità e vivibilità insostenibili per gli abitanti del quartiere e con ripercussioni pesanti su tutta la città (modifiche alla viabilità e agli accessi portuali, decongestionamento degli orari di arrivo e partenza delle navi da crociera e dei traghetti, attivazione di servizi di ristoro e di igiene per i viaggiatori)

Le richieste alla Regione 

 inserire, nel Piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell’aria e per la riduzione dei gas serra, in fase di discussione e approvazione da parte del Consiglio regionale, azioni efficaci rivolte alla riduzione del traffico privato in favore della mobilità pubblica per perseguire gli obiettivi indicati nella Direttiva UE 2024/2881 in difesa della qualità dell’aria e a tutela della salute, rivolgendo la necessaria attenzione all’inquinamento derivante dal traffico portuale

 finanziare e realizzare, attraverso ASL 3, Liguria Salute e il nuovo Dipartimento interaziendale di epidemiologia, con il coinvolgimento dei medici di base, un’indagine epidemiologica sullo stato di salute dei cittadini, così come richiesto anche dal Consiglio Comunale di Genova all’unanimità nella seduta del 25 febbraio u.s. e come confermato con successive deliberazioni

 dare prioritaria e urgente attuazione alla Convenzione con ARPAL, prevista dalla DGR 461/2025, per lo svolgimento di campagne aggiuntive di qualità dell’aria

Le richieste alla Capitaneria del Porto 

 chiedere il potenziamento del numero degli addetti per l’attività di sorveglianza e controllo sulle attività e sui traffici nel Porto, con specifico riferimento al monitoraggio delle emissioni dei fumi e del rumore e al rispetto del Genoa Blue Agreement

Le richieste ad Autorità portuale

 mettere a disposizione una informativa ufficiale sulle tempistiche previste per la completa elettrificazione e messa in esercizio delle banchine del Terminal Crociere e del Terminal Traghetti del Porto di Genova [occorre un cronoprogramma più dettagliato dei lavori da poter monitorare] e sullo stato degli investimenti delle risorse del fondo complementare e del PNRR

 sollecitare i Soggetti competenti alla definizione della normativa tariffaria del costo dell’elettricità fornita dal cold ironing e monitorare lo stato delle attività e degli adempimenti procedurali e amministrativi necessari per dare attuazione alla delibera 19.11.2024 di ARERA che rende possibile applicare lo sconto del 100% degli oneri generali di sistema e accise agli Armatori che utilizzano il coldironing, avvalendosi dei 570 milioni di euro autorizzati come aiuti di Stato dall’Unione Europea e utilizzabili entro la fine del 2033

 definire modalità e criteri di individuazione degli operatori destinati a erogare energia agli Armatori

 attivare azioni dirette a incentivare l’ammodernamento e il rinnovo della flotta più vetusta, anche con l’utilizzo di agevolazioni comunitarie e nazionali, a oggi utilizzate per circa un terzo delle risorse disponibili, considerato che la normativa del Genoa Blue Agreement non prevede vincoli per navi costruite prima del 2000.

 considerato che l'obbligo di allacciarsi all'alimentazione elettrica sarà in vigore nel 2030, definire modalità e criteri di riduzione delle tasse portuali come incentivo per Armatori che si colleghino prima di tale data

 finanziare e attivare in area portuale le più volte enunciate nuove centraline da affidare ad ARPAL per la gestione, nonché un sistema di videosorveglianza che monitori costantemente le emissioni delle navi che manovrano o stazionano in porto [cosa alla quale suppliscono attualmente le nostre “sentinelle”

Le richieste ad ARPAL

 avviare con urgenza, anche in vista dei picchi di inquinamento che si registrano nella stagione estiva, le attività previste dalla sopra citata convenzione con Regione Liguria, per lo svolgimento di campagne aggiuntive di qualità dell’aria, con specifico riferimento all’acquisto di una o più nuove minicabine, di cui una da posizionare in un sito più prossimo agli attracchi dei traghetti passeggeri rispetto a quello di via Bari [dove è già posizionata una centralina], in grado di indagare le emissioni navali in modo più efficace

 pubblicare un bollettino giornaliero di qualità dell’aria, con un focus sull’inquinamento di fonte portuale e con un apposito sistema di allerta nei casi di rischio per la salute

 collaborare con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale nella gestione delle previste centraline in area portuale

Le richieste ad ASL 3

 garantire che il Dipartimento della Prevenzione, interagendo in modo efficace con ARPAL, assuma la qualità dell'aria come priorità ed emergenza, si faccia carico dell'inquinamento atmosferico e acustico e delle sue conseguenze sulla salute, in particolare nei quartieri che, come San Teodoro, si affacciano sul Porto di Genova, avviando in tal senso una indagine epidemiologica

 coinvolgere in modo pro-attivo i suoi referenti nelle attività dell'Osservatorio Salute e Ambiente del Comune, proponendo l'adozione di misure di protezione della popolazione, nonché di contenimento e comunicazione dei rischi legati alla cattiva qualità dell’aria

 richiedere ai Medici di Medicina Generale (MMG) e ai Pediatri di libera scelta (PLS) di diventare ‘sentinelle’ e ‘tutori’ per i bambini e gli adulti che hanno preso in carico, in particolare nei giorni di maggior allerta ed emergenza e coinvolgerli in un piano di monitoraggio permanente delle patologie legate all'inquinamento atmosferico [allergie e disturbi respiratori, asma, ecc.], da registrare nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) o in altri strumenti digitali già a disposizione.

Le richieste ad Armatori e compagnie

 accelerare il processo di rinnovamento della flotta, avendo nel frattempo riguardo, per la destinazione dei navigli ecologicamente più efficienti, a situazioni in cui è strettissima la connessione tra il porto e gli abitanti della città, come nel caso di Genova

 garantire il rispetto dell’obbligo, vigente dal 1° maggio 2025, di utilizzare gasolio a basso tenore di zolfo (0,1%) su tutte le navi della loro flotta, a seguito della decisione della Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) di dichiarare il Mediterraneo Area di Controllo Emissioni Zolfo (SECA)

 sollecitare i Comandanti e i Piloti di traghetti e navi da crociera a effettuare le manovre portuali senza inutili accelerazioni, con il relativo sovrappiù di emissioni, ad accendere i motori principali prima della partenza solo per la durata strettamente necessaria e a spegnerli, all’arrivo, appena possibile, nonché a mantenere efficienti i motori e i sistemi di trattamento dei fumi delle loro navi”. 

Abbiamo rilevato - scrivono i comitati - una positiva impostazione dei lavori e una forte volontà di intervenire sui problemi da parte delle Assessore Pericu e Lodi e dell'Assessore Robotti e significativi impegni a operare anche da parte di Enti sino a questo momento assenti, a partire da ASL 3.

L’1 dicembre nuovo incontro 

Per l'1 dicembre è stato convocato un secondo incontro in cui i diversi Enti sono chiamati a presentare proposte operative e misure di miglioramento. Ci auguriamo che in quella sede si esprimano anche i rappresentanti degli Armatori, i cui impegni e assunzioni di responsabilità sono essenziali per raggiungere i risultati di miglioramento dell'ambiente e tutela della nostra salute per cui tutte e tutti ci stiamo impegnando da anni”. 

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 14 Maggio 2025

Fumi in porto: le emissioni stanno diminuendo

Dai comignoli delle navi meno fumate nere. Venerdì 16 altro confronto fra le parti a Primocanale
Lunedì 19 Maggio 2025

Fumi delle navi ed elettrificazione, Rixi a Primocanale: "Entro il 2025"

Nel dibattito su Primocanale anche il confronto sul tema caldo della campagna elettorale
Giovedì 31 Luglio 2025

Fumi dalle navi in porto, torna l'Osservatorio Ambiente e Salute: obiettivo più centraline

Due dei grandi focus saranno sulla situazione del fumo dalle navi ormeggiate in porto e sui rumori che devono sopportare i residenti delle abitazioni vicino alle autostrade prive di barriere fonoassorbenti. Il Comune di Genova di fatto ripristina l'Osservatorio Ambiente e Salute. È infatti arrivata