GENOVA – Come anticipato da Primocanale (LEGGI QUI) il comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha deliberato la concessione definitiva per 90 anni dell'ex silos granario Hennebique nel cuore del Porto Antico, un edificio attualmente abbandonato con oltre 40mila metri quadrati da riconvertire.
La concessione è stata rilasciata in via definitiva a favore della Hennebique Srl, la società costituita ad hoc dal raggruppamento temporaneo d'imprese composto da Vitali Spa e Roncello Capital Srl, finalizzata alla ristrutturazione dello storico ex-silos granaio del porto di Genova, al recupero del compendio di pertinenza e alla gestione dello stesso.
L'investimento complessivo per l'operazione stimato dal RTI nel 2020 superava i 100 milioni. "L'atto di concessione, della durata di 90 anni, andrà a restituire alla cittadinanza un'area polivalente di fruizione pubblica con il pregio di trovarsi in una posizione centrale tra il polo passeggeri del porto di Genova e le principali attrazioni della città, - spiega l'Autorità portuale in una nota - lungo un percorso panoramico che idealmente mette in connessione il Waterfront di Levante con la Darsena, attraverso l'area del Porto Antico, per proseguire fino al parco della Lanterna, a sua volta oggetto di un importante intervento di valorizzazione nell'ambito della realizzazione del nuovo Tunnel subportuale. Con l'odierno rilascio della concessione, i lavori propedeutici avviati nel novembre dello scorso anno, potranno entrare nel vivo".
Il documento di concessione sarà firmato, secondo i piani, nella giornata di martedì 26 marzo: la speranza adesso è che i lavori, assegnati e poi bloccati a causa di una serie di intoppi sia di tipo ingegneristico che burocratico possano finalmente iniziare per consegnare alla città una nuova struttura che avrà molteplici vocazioni. Nell'ex silos troveranno spazio un'ala destinata alla Stazione marittima, una parte di uffici e residenze.
Nelle scorse settimane si erano rincorse voci, che tuttavia al momento non hanno trovato conferme, che la concessione potesse essere rivenduta ad altri soggetti rispetto al raggruppamento che se l'è aggiudicata. A questo punto ciò che più conta è il definitivo avvio dei lavori per sanare una delle tante ferite aperte della città: un'area dall'altissimo potenziale, che potrà contribuire anche a una complessiva riqualificazione della zona di Prè, lasciata per decenni allo stato di rudere.
IL COMMENTO
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