GENOVA - Da metà febbraio la società Goas, promossa da Spediporto e composta da 21 aziende, gestisce la parte cargo dell’aeroporto Colombo di Genova, ora alla ricerca di partner privato con una gara che verrà presto bandita. Ad oggi ci sono cinque manifestazioni di interesse (LEGGI QUI) Andrea Giachero, presidente di Spediporto: “Goas è un'operazione che abbiamo iniziato nel 2019 e all'inizio ci hanno dato quasi dei coraggiosi, degli spavaldi addirittura dei visionari, perché si voleva vedere come questo aeroporto come un ricovero di contenitori invece noi riteniamo che un porto come Genova, che muove due milioni e mezzo di contenitori, non possa non avere un aeroporto che funzioni e che sfrutti quelle che sono le caratteristiche, le peculiarità del territorio che conta importati aziende, un aeroporto visto in un contesto globale che prevederà un potenziamento delle infrastrutture fisiche ma anche immateriali, grazie ai cavi sottomarini. Ci sarà l'opportunità di creare una città sempre più smart con un aeroporto connesso anche alle logiche digitali.
Per noi è molto positivo che entri un socio privato, anche in funzione dei business plan che verranno presentati. I numeri li conosciamo tutti, tutti i provati che per ora hanno manifestato interesse hanno delle opportunità sia dal punto di vista del flusso di mobilità per le crociere (e automaticamente viene avvantaggiata la merce) sia per altri aspetti.
Oggi l’aeroporto ha pochi passeggeri e ancora meno merci, che spesso scelgono l’aeroporto di Nizza (pensiamo ai fiori del ponente), o gli aeroporti Lombardi o addirittura il Nord Europa. Noi dobbiamo riappropriarci di questi traffici.
La concessione del Colombo che scade nel 2029, quando ci sarà una nuova gara? Per Giachero non è un problema: “Questi anni serviranno da rodaggio per la nuova compagine azionaria del Colombo, intanto si crea un gruppo solido per affrontare la nuova gara”.
IL COMMENTO
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