"Il coraggio delle scelte": é questo lo slogan che suona anche come monito da parte del neo segretario metropolitano di Genova Francesco Tognoni. Pace e lavoro sono le due parole che hanno accompagnato il primo discorso di Tognoni, che subentra a Simone D'Angelo.
Il neo segretario Tognoni si presenta
I dem hanno fatto quadrato intorno al nome del neo segretario, percorrendo la strada dell'unità, diversamente da quanto fatto quattro anni fa, quando fu sfida all'ultimo voto tra D'Angelo e Romeo. Francesco Tognoni, 29 anni, raccoglie l'eredità pesante del consigliere regionale, che prese un partito sotto il 20%, facendolo risalire al 30% attuale, che ha permesso al centrosinistra di tornare ad amministrare Genova. Francesco Tognoni è cresciuto a pane e politica, per anni assistente di Andrea Orlando, nell'ultimo periodo ha collaborato con il deputato Alberto Pandolfo. Ha agito sempre dietro le quinte, tessendo i rapporti con il partito, da oggi però è chiamato a farlo anche pubblicamente. A sancire la sua nomina unitaria le votazioni dei circoli nelle scorse settimane, conclusesi al Sivori per la proclamazione. Alla presidenza del partito è stata nominata Rita Bruzzone, già assessore comunale al Personale, Istruzione, Formazione e Pari opportunità dell'attuale giunta comunale. Ad accogliere il nuovo percorso tognoniano, anche la sindaca Silvia Salis, e tutto il Pd al gran completo.
Unità e chiarezza
La più grande soddisfazione per il neo segretario è stata quella di intraprendere un percorso unitario. "Noi siamo riusciti a essere unitari con un percorso che parte da lontano, sia alle Comunale che durante quest'ultimo congresso, io sono un segretario unitario ed è una grande responsabilità - commenta Francesco Tognoni -. Lavoreremo sulla chiarezza del nostro partito, continueremo questo cammino nel solco di quello che ha lasciato D'Angelo in questi anni". Ha le idee chiare il giovane segretario, che si pone, tra gli altri, un primissimo obiettivo. "Vogliamo tornare ad avere una grande Festa dell'Unità in centro a Genova, non solo come elemento aggregativo ma anche come messaggio alla città, interno ed esterno al Pd - spiegato il segretario Tognoni -. Noi siamo di fronte a un cambio di fase, abbiamo competenze per poter gestire bene la città e l'organizzazione politica, per segnalare e vigilare, con il nostro contributo, sempre presente e costante".
Il passaggio di consegne con Simone D'Angelo
Il passaggio di consegne è avvenuto tra un applauso e l'altro, tra una foto di rito e una stretta di mano. A congedarsi dal palco, visibilmente emozionato dopo anni di centralità nella gestione dei dem, un Simone D'Angelo cresciuto e maturato, che dopo "tante delusioni", ha vissuto l'ultimo successo, "con il ritorno del Partito Democratico alla guida della città con Salis". Il consiglio da ex segretario? "Il mio consiglio è quello di discutere con tutti e di non aver paura di decidere, ma conoscendo Francesco da tanti anni, avendolo visto crescere, penso che sia la persona giusta per guidare una fase complessa ma anche molto entusiasmante perché la responsabilità del nostro partito ci dà anche la possibilità di cambiare questa città come sempre abbiamo evocato in questi anni all'opposizione" le parole di Simone D'Angelo.
Il neo segretario di Genova del Pd Francesco Tognoni
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