
Danze e musica popolare per chitarre, archi, fiati e percussioni: venerdì 12 dicembre alle 21, nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, la Nuova Orchestra Genovese presenta l’ormai tradizionale concerto di fine anno.
Per la prima volta, tuttavia, la più giovane formazione orchestrale genovese debutta in uno dei salotti buoni della città, quel Ducale che la neopresidente Sara Armella ha assicurato di voler aprire agli eventi musicali e agli artisti under 35.
Ma c’è di più. Se finora la Nuova Orchestra Genovese ha onorato soprattutto la sua mission di fondo, esportare la musica colta nelle periferie e nei luoghi svantaggiati, stavolta coglie l’obiettivo di fare rete, coinvolgendo il Conservatorio “Niccolò Paganini’’ e l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Università degli studi di Genova,
Regione Liguria e Comune di Genova hanno garantito il patrocinio, la Fondazione Carige il supporto finanziario.
Il programma prevede un’introduzione a cura dell’ensemble di chitarre con brani di Pat Metheny e Leo Brouwer, mentre il clou sarà il Concierto de Aranjuez per chitarra e orchestra sinfonica di Joaquín Rodrigo: solista Niccolò Crecchi, direttore Francesco Raspaolo.
Il concerto, intitolato “Popular music in Orchestra”, si concluderà con le danze Popolari Rumene di Béla Bartók e la Suite Ceca di Antonín Dvořák.L’ingresso è libero.
Fondata nel 2022, la Nuova Orchestra Genovese conta una sessantina di musicisti giovani e giovanissimi ed è divisa in quattro formazioni: un quintetto di fiati, un’orchestra d’archi, una big band e un ensemble di chitarre diventato a tutti gli effetti un’orchestra nell’orchestra, in omaggio a un’antica tradizione genovese. Il concerto di dicembre conclude l’attività dell’anno solare riunendo tutte le formazioni in unico evento.
“Il nostro obiettivo”, si legge nel sito internet www.nuovaorchestragenovese.it, “è coordinare un’attività musicale basata sulla cooperazione, evitando qualunque forma di competizione e andando a costituire una rete di associazioni che lavorano in sinergia per ottenere risultati artisticamente sempre più validi e universalmente apprezzabili”.
Oltre alla divulgazione culturale, la NOG - costituita come ETS, ente del terzo settore - persegue una politica di inclusione sociale, rivolgendosi alle periferie cittadine e ai siti ambientali e architettonici non valorizzati. In più si propone di offrire opportunità di lavoro: il concerto di venerdì prossimo rappresenta l’avvio di un progetto artistico che vuole coinvolgere gli studenti dell’Università di Genova, del Conservatorio “Niccolò Paganini” e dell’Accademia Ligustica di Belle Arti in una forma di divulgazione culturale che possa, in tempi ragionevoli, garantire un’opportunità
professionale seria e continuativa per i giovani.
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