Politica

Diversi gli ordini del giorno approvati dalla maggioranza, al voto finale Viscogliosi e Costa (Gruppo Misto) si sono astenuti
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di Giorgia Fabiocchi

Si è conclusa la tre giorni di maratona comunale per votare il bilancio di palazzo Tursi che è stato approvato, intorno alle 18.30, con 22 voti a favore della maggioranza, 15 contrari dell'opposizione. Si sono astenuti la consigliera e il consigliere del Gruppo Misto Arianna Viscogliosi e Stefano Costa. È stata concessa l'immediata eseguibilità. Esauriti i punti all’ordine del giorno si è chiuso il consiglio comunale e si è dato l'arrivederci al 2025. Il presidente Carmelo Cassibba ha ringraziato gli uffici, augurato buone feste, complimentandosi con il consigliere dem Pandolfo per il suo futuro da onorevole. Pandolfo infatti, è pronto a entrare in Parlamento, dopo la scelta di Orlando di rimanere in Liguria. Circa 800 gli ordini del giorno presentati dalla minoranza, compatta, composta dal Partito Democratico, la lista Rossoverde, il Movimento Cinque Stelle e il Gruppo Misto, trainato soprattutto dalla capogruppo (segretaria di Azione) Cristina Lodi. Diversi sono stati gli odg passati, nonostante il centrosinistra sia stato critico sul bilancio presentato dalla maggioranza. 

Alcuni delle proposte della minoranza

Numerosi gli odg presentati dal Partito Democratico, oltre 400, che hanno richiamato all'appello "il fallimento della giunta Bucci prima e di quella Piciocchi dopo. Le proposte partivano dal sociale, dalla scuola, passando per il terzo settore, la mobilità, il turismo e le periferie, decentrate. Il capogruppo del Pd Davide Patrone ha presentato diversi documenti, tra questi: posti di lavoro di qualità, futuro di Acciaierie d’Italia, Ansaldo Energia e Piaggio Aerospace, riqualificazione della Casa del Soldato, contributo del Comune per l’emergenza abitativa, costituzione di un fondo per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e mappatura digitale degli stessi, ripopolazione centro storico, strumenti di studio finalizzato all’occupazione giovanile, Scarpino e dissesto idrogeologico, tra gli argomenti. Sono stati inoltre presentati altri ordini del giorno dell’opposizione: emergenza abitativa, transizione energetica, piano di strategia commerciale sono alcuni dei temi trattati. Il Mov5s, con il suo capogruppo Fabio Ceraudo, ha presentato numerosi odg su trasporto pubblico, viabilità, dissesto idrogeologico e pulizia dei torrenti, valorizzazione Villa Rossa e Villa La Fortezza, parcheggi di interscambio, mediatore digitale, manutenzione edifici scolastici e tanti altri ancora. 

Nessun accordo sulla nascita della moschea a Genova

Lo scontro più acceso è andato in scena sulla possibile nascita di una moschea a Genova. A presentare la questione in aula rossa il consigliere del Pd Simohamed Kaabour. Il documento impegnava il sindaco e la giunta a istituire "un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti della comunità musulmana genovese" che avesse "come obiettivo la costruzione di una moschea che funga anche da luogo di culto e centro per il dialogo interreligioso". Prima di metterla al voto, il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi aveva proposto di modificare l'ordine del giorno, al fine di poter dare parere positivo, modificando l'impegnativa subordinando la costituzione di un eventuale tavolo a una commissione consiliare. I dem però, trainati da Kaabour, hanno chiesto che si rispondesse alle esigenze della comunità islamica. Alla fine non è stata raggiunta l'intesa, nonostante la discussione si sia surriscaldata. Federico Bertorello, della Lega, e Nicholas Gandolfo, lista Toti, hanno accusato il Pd di aver voluto forzare la mano. Bertorello ha domandato ai dem come mai, negli ultimi anni, non avessero "neppure presentato una mozione". Gandolfo ha urlato: "Non ci farete passare per quelli che votano contro la moschea". La votazione finale ha visto 20 voti contro e 17 a favore.

Il Gozzi pensiero che nuovamente al centro-sinistra

Un dato politico che è saltato agli occhi è che in numerose votazioni il consigliere comunale di Vince Genova Paolo Gozzi si è espresso con la minoranza. La storia di Gozzi, d'altronde, parte dal centrosinistra e dal Partito Democratico, per poi avvicinarsi, negli anni, al civismo bucciano. Negli ultimi mesi sono stati diversi i momenti di scontro con la giunta e in particolare con l'ex sindaco Marco Bucci. Sul tema moschea Gozzi ha deciso di uscire dall'aula. "Personalmente sono sempre stato - e sono tuttora - fortemente a favore dell’individuazione di più di uno spazio adeguato a praticare la propria religione per le comunità musulmane presenti nella nostra città. Lo ritengo un poderoso elemento di integrazione, oltre che di rispetto e di dialogo - ha commentato il consigliere comunale di Vince Genova Paolo Gozzi -. Non avrei avuto alcun problema quindi, e l’ho fatto presente alla maggioranza, a votare a favore della proposta. Il voto contrario espresso dalla maggioranza è arrivato all'esito di una discussione necessariamente superficiale, com'è normale all'interno di una lunga sessione di bilancio: ma comunque mediante una 'proposta di mediazione' a mio avviso condivisibile, che avrebbe aperto un percorso, con l’adesione di forze politiche di destra che, in altre occasioni, si erano espresse in maniera fortemente contraria alla Moschea. Insomma un evidente passo avanti".

Valutazioni differenti

Visioni diametralmente opposte, tra maggioranza e opposizione, come sottolineano le parole del consigliere dem Pandolfo e del capogruppo di Vince Genova Pilloni. "Un bilancio previsionale del 2025 rispetto al quale siamo contrari, molte proposte per la città sono state respinte e gli impegni chiesti a Bucci sono stati disattesi, eppure erano stati sottoscritti da tutto il consiglio comunale, ma non sono stati portati avanti - spiega a Primocanale il consigliere comunale del Pd Alberto Pandolfo -. La nostra richiesta era che i servizi propri del comune potessero essere più vicini ai genovesi. La città continua a essere sporca e il trasporto pubblico sofferente, i problemi della città ci sono e la prossimità di cui la città ha bisogno è in sofferenza". Soddisfazione invece per il capogruppo di Vince Genova Walter Pilloni, che sottolinea come sia stato portato avanti il lavoro intrapreso in precedenza dall'ex sindaco Marco Bucci. "Moltissimi ordini del giorno li abbiamo approvati, altri respinti come nelle regole democratiche. La minoranza può essere moderatamente soddisfatta, noi abbiamo fatto la nostra parte su un bilancio prospettico che guarda avanti" ha chiosato Pilloni.

Persone sedute e in piedi in un'aula tappezzata di rossoL'aula rossa di palazzo Tursi, consiglio comunale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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