Container minori, consiglio comunale surriscaldato

GENOVA - Come dicevamo ieri, i malpensanti potevano definirla la resa dei conti, mentre i puristi della politica solo "un semplice chiarimento". E così è stato, un chiarimento senza urla, molto pacato. Il finale quindi, è stato "blindato". (CLICCA QUI).

Su quale tema? Quello legato ai container per minori stranieri non accompagnati che dovevano essere posizionati su un terreno di proprietà di Valentina Militerno, collaboratrice dell'assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso.

A smorzare i toni, e anche "le maldicenze", ci ha pensato il sindaco Marco Bucci che ieri sera, dopo l'incontro a Palazzo Tursi con la giunta e la maggioranza, per un chiarimento postumo, ha scherzato e chiuso la polemica. "Nessuno ha urlato, sono un po' deluso, non ho fatto neanche un urlo. È stato tutto perfetto" le parole del primo cittadino mentre saliva in macchina. Insomma, tutto chiarito, almeno sembra per il momento. 

Questo significherà, in termini politici, che la giunta e la maggioranza si presenteranno compatte questo pomeriggio, nel consueto appuntamento con il consiglio comunale. Una condizione resa ancora più necessaria dopo lo scontro di martedì scorso tra il sindaco Bucci e il capogruppo della Lega Federico Bertorello. Nessuno, almeno formalmente, ha chiesto la testa dell'assessore Rosso, anche se tra i corridoi di Tursi rimbalza sempre più incessantemente l'ipotesi di un rimpasto di giunta, entro la fine dell'anno. Qualche maligno potrebbe sintetizzare così: "qualcuno non arriverà al panettone".

Anche l'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino si è ritrovato in mezzo alla discussione, quando si è scoperto che anch'egli era a conoscenza del possibile conflitto di interessi, "ma di non aver approfondito l'argomento, avendolo però sottovalutato". 

Nel frattempo quello alle porte sarà un consiglio comunale surriscaldato, con la minoranza agguerrita che in settimana ha studiato a tavolino le prossime mosse, tra cui quella di richiedere accesso agli atti per andare a fondo alla situazione. Un incontro a più teste, dove erano presenti diversi componenti del Partito democratico, del Movimento Cinque Stelle e della lista Rossoverde. Sullo sfondo anche il fascicolo aperto dalla Procura.