GENOVA - I malpensanti potrebbero definirla resa dei conti, i puristi della politica solo "un semplice chiarimento", ma se è vero che la verità come sempre si trova nel mezzo, quello di oggi potrebbe essere un confronto serrato con un finale "blindato". Al centro ci sono i container per minori stranieri non accompagnati che dovevano essere posizioni su un terreno di proprietà di Valentina Militerno, collaboratrice dell'assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso.
Immediate sono state le dimissioni di Militerno, mentre l'assessore Rosso ha ribadito più volte che non c'erano le condizioni per lasciare il proprio ruolo, blindata anche dalle parole del sindaco Marco Bucci. Anche l'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino si è ritrovato in mezzo alla discussione, quando si è scoperto che anch'egli era a conoscenza del possibile conflitto di interessi, "ma di non aver approfondito l'argomento, avendolo però sottovalutato". E allora, mentre l'opposizione preme sull'acceleratore su un tema che può trasformarsi in una bomba a orologeria, la maggioranza cerca di rafforzare la giunta e il sindaco, nonostante il clima sia teso e surriscaldato.
Nessuno però, almeno formalmente, ha chiesto la testa dell'assessore Rosso e tantomeno quella di Gambino. E allora, per chiudere il capitolo e ripartire, questo pomeriggio si terrà un incontro tra il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali, invitati a Tursi per confrontarsi su un tema che rischia di diventare preoccupante e rovente, considerando il ruolo della Procura, che ha aperto un fascicolo.
Se stasera la maggioranza uscirà coesa dal confronto, la giornata di domani in consiglio comunale sarà nel segno della compattezza (martedì scorso, 3 ottobre ndr, non è passato inosservato lo scontro tra Bucci e il capogruppo della Lega Bertorello), di fronte a una minoranza agguerrita, che in questi giorni si è seduta al tavolo per studiare le contromosse. Un incontro a più teste, dove erano presenti diversi componenti del Partito democratico, del Movimento Cinque Stelle e della lista Rossoverde.
IL COMMENTO
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