Politica

Il deputato: "Azione è un'alternativa a entrambi gli schieramenti, noi non rifiutiamo il confronto né con uno né con l'altro"
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GENOVA - Giornata genovese per il capogruppo alla Camera di Azione-Italia Viva Matteo Richetti, nel capoluogo ligure per incontrati i suoi nuovi colleghi di partito, Cristina Lodi e Pippo Rossetti. Entrambi fuoriusciti dal Partito democratico e approdati, "in una scelta sofferta e maturata in un lungo periodo", in Azione di Carlo Calenda. Il partito dell'ex ministro allo Sviluppo economico, riformista, centrista, europeista, è tutto quello che piace a Lodi e Rossetti. 

"Io, Cristina, Pippo non ci conosciamo da oggi ma abbiamo militato insieme e fatto politica insieme - spiega a Primocanale Matteo Richetti -. Prima di dare spazio alla dimensione pubblica noi ci confrontiamo sempre, condividiamo i nostri valori, e tutto il partito ha applaudito alla crescita e al rafforzamento del nostro percorso. Io credo che Schlein e Conte da una parte, la destra dall'altra, non possano essere le sole alternative". 

Arriva poi la delucidazione sul ruolo di Azione nella giunta Bucci, soprattutto oggi che "la combattiva" Cristina Lodi, da sempre tra le più ferme oppositrici del sindaco Bucci, è entrata nel partito che ha dato il proprio appoggio esterno alla giunta di centrodestra. "Azione non era tra i partiti che hanno sostenuto Bucci alle elezioni, sì è vero che abbiamo molte persone impegnate ma non c'è il nostro simbolo" ha voluto sottolineare Richetti.

"Azione è un'alternativa a entrambi gli schieramenti, noi non rifiutiamo il confronto né con uno né con l'altro" ci tiene a precisare Richetti. Insomma, Azione non è né di destra né di sinistra, lo ha ribadito più volte lo stesso Calenda, e quindi è pronta ad allearsi nel progetto che si calza meglio. A Brescia per esempio, Azione ha vinto con il centrosinistra.

"Non vogliamo chiamarci fuori dalla contesa ma non vogliamo comunque cedere al massimalismo ideologico. Per esempio, noi parliamo di sanità pubblica, istruzione e abbandono scolastico, salario minimo, perché noi dialoghiamo con quelli che sono disponibili e riconoscono le priorità. Noi non assecondiamo progetti di coalizione propagandistica, quindi io non sto né con Conte né con la Meloni" ha commentato Richetti.

 

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