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L'eurodeputato: "Sono 209 i miliardi di euro che l’Italia dovrà spendere entro il 2026, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che consentirà al nostro Paese di accelerare sulle opere in programma"
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GENOVA - Sono parole confortanti quelle dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, intervenuto durante “Il programma politico di Primocanale”, rispetto alla gestione dei fondi del Pnrr, di cui l’Europa chiede contezza. “Non ci sono ritardi, il governo Meloni ha ereditato un impegno di 55 obiettivi da realizzare entro dicembre 2022, 20 di questi si sono concretizzati con il precedente governo Draghi, altri 35 da quello attuale – spiega a Primocanale Carlo Fidanza -. Al momento è in corso un dialogo con la commissione europea per uno stanziamento di 19 miliardi”.

Sono 209 i miliardi di euro che l’Italia dovrà spendere entro il 2026, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che consentirà al nostro Paese di accelerare sulle opere in programma. Ma c’è un ma, che arriva direttamente da Bruxelles, come sottolinea l’eurodeputato di FdI: “È chiaro che oggi non siamo nella condizione di appaltare opere con queste risorse, non si potranno portare a termine in tempo e per questo si dovrà concordare con l’Europa una rimodulazione del piano per rifinanziare misure e opere nel tempi che ci indica la commissione europea. Per questo il Governo sta portando avanti incessantemente questo lavoro, ma bisogna essere consapevoli che non si riuscirà a fare tutto entro il 2026”. La Liguria si è detta pronta per partire con i finanziamenti del Pnrr ai progetti presentati, attraverso le parole del presidente Giovanni Toti.

Pnrr, Toti annuncia: "Pronti a partire con i primi 250 mln di euro"

“La diga foranea e il raddoppio della linea ferroviaria sono progetti già in essere e su cui si sta già lavorando, il Pnrr nasce per accorciare i divari tra Nord e Sud, cercando di trovare un equilibrio tra le richieste degli enti locali e quelle del governo Meloni” aggiunge l’eurodeputato Fidanza. Esiste poi un tema, quello delle infrastrutture liguri, che è al centro del dibattito. “La diga foranea e il completamente del Terzo Valico sono opere che creeranno un grande sviluppo per il territorio genovese ma saranno fondamentali per il Mediterraneo e per l’Europa”.

Mentre la Liguria attende opere infrastrutturali che serviranno a rilanciarla anche sul fronte strategico dei trasporti, i liguri combattono quotidianamente con l’emergenza autostrade, che perdura oramai da anni. Secondo l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza bisogna “chiamare in causa la società di gestione delle autostrade che ha il dovere di performare meglio la situazione attuale, perché ha il privilegio di gestire una concessione molto ricca e deve però provvedere alla manutenzione di autostrade liguri in modo compatibile con le esigenze del territorio, dal turismo all’economia. È una situazione inaccettabile e intollerabile per cui anche la Regione spinge per fare in modo che Autostrade si assuma le proprie responsabilità”. Infine, non ha dubbi Carlo Fidanza, “servirebbe un modello Genova costante per consentire all’Italia di realizzare le proprie opere”.

 

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