
GENOVA - Il centrodestra ligure si scaglia contro il provvedimento dell'Unione Europea che sospenderà, a partire dal 2035, le auto a benzina e diesel. Dopo le parole del presidente della Liguria Giovanni Toti, che ha definito la decisione "folle", anche l'assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti non nasconde la propria contrarietà. "Il via libera dell'Europarlamento allo stop delle auto diesel e benzina dal 2035 è uno schiaffo a migliaia di aziende e milioni di lavoratori italiani coinvolti nella filiera dell'auto, oltreché un regalo enorme alla Cina che continua a inquinare e ha quasi il monopolio del settore, con quasi l'80% delle materie prime legate alle batterie elettriche". Per l'assessorato allo Sviluppo economico la Liguria conta 64 aziende attive nel settore dell'automotive con 1.314 addetti.
"È pura illusione poter pensare di sostituire tutte le 40 milioni di automobili circolanti in Italia con le sole auto elettriche. Occorrerebbe diversificare le fonti, investendo in ricerca e in soluzioni tecnologiche plurime ed alternative che ci consentano di sviluppare un diverso concetto di mobilità, anche tramite la riconversione della filiera automobilistica secondo il principio della neutralità tecnologica e del ciclo di vita delle stesse (Life Cycle Assessment). Imporre solo auto elettriche comporta anche problemi di rifornimento delle materie prime che servono per produrre una batteria e per le quali siamo completamente dipendenti dall'estero. Basta demagogia sulla pelle di imprese e famiglie" prosegue l'assessore Benveduti.
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