Angelo GregucciC'è aria di delusione in casa Sampdoria dopo il pareggio di Padova. Ancora una volta non arriva la vittoria in trasferta, ancora una volta non arriva la svolta in una classifica che resta preoccupante. "Qualche segnale c'è. Bisogna vedere se volete guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Nel primo tempo potevamo forse fare qualcosa di più. Nel secondo dovevamo gestire meglio il vantaggio. Qualche segnale c'è ma dobbiamo crescere. La partita si poteva vincere" dice Angelo Gregucci, l'allenatore che - insieme a Salvatore Foti - guida i blucerchiati.
I rimpianti
La gestione della gara. "Nel secondo tempo serviva una gestione un po' più solida. Non bisogna essere fragili, bisogna essere presenti in ogni contrasto. Anche nel secondo tempo potevamo segnare. Il gol del pari? Stavo esortando il quarto uomo per un cambio, loro hanno battuto velocemente una rimessa laterale e hanno segnato. Abbiamo avuto sul gol anche un pizzico di malasorte. Ma soprattutto fuori casa dobbiamo leggere meglio queste situazioni. Ora ci aspetta una partita difficile. Abbiamo la spada di Damocle in testa. Bisogna migliorare sia in fase difensiva sia in fase offensiva" dice Gregucci.
La gestione dei cambi
Massimo Coda ancora decisivo, poi il cambio. "Coda penso abbia battuto un record, non aveva fatto tutte queste partite per novanta minuti neanche quando aveva 20 anni. Ora che ha qualcuno che lo può far rifiatare come Cuni, abbiamo voluto preservarlo nel finale. Stiamo riprendendo in mano la squadra pienamente, c'è la possibilità di non far fare a Cosa così tanti minuti. L'unico nemico di Coda è la carta d'identità" dice Gregucci.
Sui cambi di Conti e Pafundi all'intervallo. "Conti era ammonito. Era una partita da guerra e non potevo permettermi giocatori ammoniti - dice Gregucci - bisognava andare a battaglia. Pafundi l'ho cambiato per Cherubini. Quante volte ci siamo lamentati di non avere i cambi? Ora l'organico sta tornando, piano piano. E ci dà opportunità di scelte, una cosa impensabile quattro o cinque settimane fa".
Sulle alternative in rosa. "Adesso cerchiamo prestazioni da parte di tutti, perché in questa categoria non vince il singolo. Cerchiamo di sollecitare tutta la rosa per cercare di fare le partite. Chi subentra può cambiare le partite, può e deve fare la differenza. Non sono io che scelgo chi cambiare, sono loro che devono farsi scegliere. Noi abbiamo come comune denominatore la Sampdoria, il resto non conta. Ho visto il Papu Gomez oggi in mezzo al campo, ha fatto alcune giocate importanti però in Serie B un giocatore solo non determina" le parole di Gregucci.
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