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E sei i simboli dei partiti che trainano al successo i candidati sono linfa per il centrodestra, a Imperia il sindaco uscente, ricandidato per il mandato bis, Claudio Scajola, dice no proprio ai partiti
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IMPERIA - La politica è fatta di cicli e di personaggi forti, lo hanno dimostrato negli anni Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Giuseppe Conte e ultima, ma solo in ordine di tempo, Giorgia Meloni. Gli italiani guardano il programma, il progetto, forse sì, ma si concentrano soprattutto sull'esponente di punta capace di trascinare il partito e, come nel caso del centrodestra, la coalizione. Così è stato per anni, così è adesso per la leader di Fratelli d'Italia, che anche alle Regionali di Lazio e Lombardia ha mantenuto molto alto il consenso.

"Uniti si vince", questo lo slogan nel day after del voto in due delle principali regioni d'Italia. Slogan che ha fatto suo anche il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco. "Quello a cui abbiamo assistito è il progetto politico dove il centrodestra unito vince. Io sono contento di questo risultato perché ci vuole trasparenza e serietà. Noi siamo degli onesti alleati e sono contentissimo per Fratelli d'Italia e per il risultato che abbiamo ottenuto. C'è senso di responsabilità e questa è la visione giusta. Questa è la prova provata che i centri, i centrini, in Italia non sono mai funzionati e hanno sempre fallito. Non è la strada giusta, non c'è lo spazio perché i cittadini non lo percepiscono".

E sei i simboli dei partiti che trainano al successo i candidati sono linfa per il centrodestra; a Imperia il sindaco uscente Claudio Scajola, ricandidato per il mandato bis, dice no proprio ai partiti. Correrà infatti con la sua lista civica l'ex ministro dell'Interno, che non vuole sottostare a giochi politici e interferenze, ma vuole altresì proseguire sulla scia della prima esperienza, partita nel 2018. Mentre Fratelli d'Italia e Lega, a oggi, non intendono assecondare la richiesta di Scajola e per questo appoggiano il candidato vicino al partito di Meloni Luciano Zarbano, il coordinatore di Forza Italia Carlo Bagnasco rompe gli induci e tende la mano all'ex collega di partito.

"Imperia è una situazione a sé, ha una storia particolare. Scajola è stato ed è ancora un ottimo amministratore, noi stiamo prendendo decisioni a parte perché Claudio non è di Forza Italia adesso, ma ha fatto la storia del nostro partito. Stiamo ragionando sulla possibilità di appoggiarlo, è più sì che no, perché per noi c'è valore morale e riconoscenza amministrativa nel caso specifico di Imperia". L'ultima ipotesi, quella che al momento potrebbe essere tra le più opzionabili, è che il partito di Berlusconi non appoggi nessuno ma rimanga in stand-by. "Di certo - ha ribadito Bagnasco - non andremo contro Scajola, questo è certo". Insomma, "uniti si vince" potrebbe non valere per Imperia, dove l'ex ministro ha dimostrato di conquistare gli elettori anche senza i tanto ricercati simboli di partito.

 

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