Politica

Tra gli stand della kermesse il governatore Toti si è detto convinto del lavoro della coalizione
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GENOVA - Si chiudono le campagne elettorali in vista delle elezioni del 25 settembre (LEGGI QUI). A mezzanotte scatta infatti il silenzio elettorale: nel giorno precedente le votazioni vengono interrotti e vietati comizi e ogni tipo di propaganda, in segno di rispetto verso gli elettori e per dar loro la possibilità di riflettere senza interferenze sulla scelta di voto. "Abbiamo fatto il possibile per convincere gli italiani", ha detto il presidente di Regione Liguria e leader di Italia al Centro Giovanni Toti ai microfoni di Primocanale in occasione della seconda giornata di Salone Nautico.

Tra gli stand della kermesse il governatore Toti si è detto convinto del lavoro della coalizione: "Credo che chi ottimamente governa da 7 anni, cioè la coalizione espressione del governo di Bucci, dei grandi sindaci del territorio ma anche la stessa coalizione che ha saputo ricostruire dopo il crollo del Morandi il ponte San Giorgio facendolo diventare un simbolo di efficacia e efficienza, sia l'unica che possa veramente dare risposte al Paese". 

"La nostra lista ha anche un forte Dna ligure, e credo che questo sia l'equilibrio - continua Toti - che serve all'Italia per darle quel pragmatismo che un po' è mancato in questo ultimo periodo e di cui invece, in Liguria, tanto si è giovato". "La lista 'Noi Moderati' non ha neppure un dubbio: la collocazione dell'Italia è a fianco dell'Europa, della von der Leyen, all'interno della Nato, l'aggressore russo deve recedere dai suoi propositi di annessione in Ucraina".

E sulla nuova giunta? "Per quello ci confronteremo, come sulle deleghe, sui nuovi assessori, nell'auspicio di mandare a Roma un'ottima squadra, che serva la Liguria come ha servito Genova negli anni passati. Ragioneremo su nuovi ingressi e deleghe ma seguendo sempre il principio su cui abbiamo basato il programma del 2020, cioè cambiare, riformare e modificare radicalmente questa regione deve continuare. Chiunque arriverà in giunta deve sapere che risponde a una vocazione ancor più che un impegno, cioè quella di rispettare le promesse fatte agli elettori e continuare con questo percorso di cambiamento, anche quando è difficile. Il percorso va affrontato con la schiena dritta e non con l'intento di racimolare un pugno di voti. Noi siamo per cambiare questo territorio, profondamente, per farlo diventare un modello per tutta l'Italia, e continueremo a farlo con i nuovi assessori".

 

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