GENOVA - "Oggi un grave lutto ha colpito il mondo della scienza, della televisione e della cultura: la morte di Piero Angela. Credo che i suoi programmi andrebbero rimandati in loop e fatti vedere a tutti i politici che si apprestano a fare questa campagna elettorale". Così il presidente di Italia al Centro, Giovanni Toti, nel PunToti, la sua rubrica sui social.
"Piero Angela ci ha insegnato a conoscere le cose prima di parlarne, partendo prima dai dati della scienza e non da quelli che vorremmo ci dicesse. Ci sono verità che si impongono anche sulle urla, su quella politica iper populista e piazzaiola che abbiamo conosciuto. Mentre le menzogne, anche se vengono ripetute all’infinito, non diventeranno mai delle verità. Credo che la politica che dovrà ristrutturare il sistema sanitario nazionale, debba imparare a leggere i dati scientifici per sapere, per esempio, che sotto i 500 parti al giorno, un punto nascita viene considerato molto pericoloso, nonostante ci sia chi strepita per avere un punto nascita sotto casa".
Toti poi spiega: "Dietro un pronto soccorso che funziona ci devono essere una serie di cose importanti e non scontate. Eppure c’è chi continua a dire che bisogna mettere un Ps in ogni angolo, non sapendo o peggio, sapendo ma fregandosene, di mettere a rischio la salute dei cittadini che si recano a un punto di primo intervento, un ambulatorio, dove non ci sono determinate specialità mediche, rischiando di perdere del tempo prezioso per poter essere curati".
"Ci sono davvero molte cose che la scienza vorrebbe dire alla politica ma molto spesso, per ragioni di convenienza o perché la piazza chiede una determinata cosa, si ignora o si cavalca l’esatto contrario. E proprio nel giorno della morte di Piero Angela, ricordiamo anche che la scienza, il sapere, la conoscenza e la cultura devono essere la parte portante del nostro ragionamento politico, perché raccontare menzogne ai cittadini per qualche voto in più non trasforma quelle menzogne né in verità né in utilità per il Paese".
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