cronaca

L'uomo è ora rinchiuso nel carcere di Marassi
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"Sono entrato nel negozio e abbiamo iniziato a discutere. Volevo tornare con lei, ma Clara non voleva. Così l'ho colpita". Sono le parole pronunciate, durante il suo interrogatorio, da Renato Scapusi, l'uomo di 59 anni che ha ucciso, in pieno centro a Genova, in Via Colombo, la sua ex compagna Clara Ceccarelli, di 69 anni.

Scapusi, artigiano disoccupato con problemi psichiatrici e di ludopatia, ha fatto irruzione nel negozio di calzature dell'ex compagna accoltellandola a morte con ripetuti fendenti.

La donna ha avuto solo il tempo di gridare "aiuto", poi si è 
accasciata nel suo negozio: a nulla sono serviti i tentativi di rianimarla da parte dei medici del 118 (LEGGI QUI).
 

"Dopo ho vagato per la città fino al Galliera. Volevo uccidermi" ha proseguito nel suo racconto Scapusi, che difeso d'ufficio dall'avvocato Stefano Bertone, è accusato di omicidio volontario aggravato.

Il pubblico ministero Giovanni Arena, che coordina le indagini, sta valutando se contestare la premeditazione. Scapusi è infatti arrivato in negozio con un coltello che poi ha buttato quando è scappato. Agli inquirenti non ha però saputo dire dove lo ha gettato.

Secondo le testimonianze raccolte, l'uomo perseguitava la ex da mesi: le
telefonava di continuo, si presentava in negozio, ma Clara non lo aveva mai denunciato, pur rimanendo ferma nella volontà di non volere riprendere la relazione.

Nei prossimi giorni verrà fissato l'interrogatorio di convalida davanti al gip. Non è escluso che il pm possa disporre una perizia psichiatrica. L'uomo è ora rinchiuso nel carcere di Marassi.