salute e medicina

Il tema dello stop ai divieti è più una questione di buonsenso
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Mentre papa Francesco sottolinea che "la festa del Natale ci ricorda che Gesù è la nostra pace, la nostra gioia, la nostra forza, il nostro conforto. Ma, per accogliere questi doni di grazia, occorre sentirci piccoli, poveri e umili come i personaggi del presepio", prosegue il tira e molla sull'opportunità o meno di alleggerire le misure imposte dal Dpcm Natale (CLICCA QUI) sulle limitazioni degli spostamenti tra regioni prima e tra comuni poi.

Dopo il pressing degli ultimi giorni da parte di numerosi sindaci, governatori e di alcuni esponenti della maggioranza, il premier Giuseppe Conte sembra intenzionato ad allentare i divieti di spostamento tra comuni nei giorni di Natale e Capodanno. Anche se sulla questione il governo appare diviso, con i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia contrari ad allargare le maglie del decreto approvato il 2 dicembre scorso dal Consiglio dei ministri. Tra le ipotesi c'è infatti un decreto ad hoc o un aggiornamento delle domande frequenti per i cittadini sulle misure, con un'interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra comuni.

"Ho apprezzato il buonsenso nel provvedimento del governo che apre la possibilità, anche nei giorni di festa, di spostamento tra i piccoli comuni. Non è un liberi tutti o un via libera a cenoni e pranzi stile anni passati", precisa comunque il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. L'infettivologo genovese lancia poi alcune raccomandazioni. "Non più di 8 massimo 10 persone (a seconda delle dimensioni della casa), ben distanziate, possibilmente appartenenti a non più di due nuclei familiari. Mascherina ffp2 ai nonni. Piatti e bicchieri di plastica. Evitare baci e abbracci. Ben coperti perché meglio aprire le finestre. Occorre evitare che il Natale diventi un moltiplicatore di contagi".

"Natale con i tuoi (in sicurezza), Pasqua con il vaccino", è l'auspicio con cui Bassetti in sintesi saluta con favore l'approvazione da parte della Food and drug administration del vaccino Pfizer. "Sarebbe bello se si partisse in tutta Europa con la campagna vaccinale lo stesso giorno. Io sono pronto a vaccinarmi anche oggi stesso in pubblico. Lo stesso dovrebbero fare tutti gli altri esperti che hanno frequentato i media negli ultimi mesi", ribadisce l'infettivologo genovese.

Una porta alla speranza la apre il viceministro Pierpaolo Sileri. "Io non sono pessimista, io dico che la concomitanza delle feste natalizie può portare a un rialzo dei contagi. Purtroppo è vero che da qui a quando la popolazione sarà vaccinata continueremo con i 21 parametri e con le tre colorazioni delle regioni. Se passiamo il Natale indenni, a mio avviso progressivamente potranno essere riaperte alcune attività, la strada sarà in discesa e potremo allentare la morsa. Ad esempio i ristoranti, i campi da sci potranno riaprire".

Il tema dello stop ai divieti è più una questione di buonsenso. "Lo spero, lo chiedo da giorni e giorni. Da giorni insistiamo che il mancato spostamento tra i comuni durante le feste di Natale sarebbe stata un'ingiustizia per milioni di italiani. Pare che finalmente il Governo stia accogliendo la nostra richiesta di cambiare questa regola assurda. Ce lo auguriamo davvero e attendiamo la conferma per gioire insieme a tutte le famiglie, dei quasi 8mila comuni italiani, che si potranno riunire come da tradizione, in sicurezza ma con il calore che solo le persone care ci possono offrire in un anno così difficile'', ha ribadito il governatore ligure e vice presidente della Conferenza Regioni, Giovanni Toti.

Dpcm Natale, ecco le faq: vietate le visite anche a genitori anziani dal 21/12 - CLICCA QUI

Nelle faq pubblicate sul sito del governo che rispondono alle domande più frequenti su cosa si potrà e cosa non si potrà fare durante il periodo natalizio, viene per ora esclusa la possibilità di muoversi dal proprio comune il 25, 26 dicembre e primo gennaio, per andare a trovare "genitori, anziani ma in buona salute" e non sono previste deroghe per una visita a "un parente che, pur essendo autosufficiente, vive da solo, per alleviare la sua solitudine durante le feste". Si pensa perà anche a un emendamento al cosiddetto decreto sul Natale oppure a quello sui ristori.

Dal Pontefice arrivano messaggi di 'apertura'. Ricevendo in udienza le delegazioni provenienti da Castelli in Abruzzo e dal comune di Kocevje, nella Slovenia sudorientale, per il dono del presepe monumentale in ceramica e dell'albero di Natale, ha sottolineato che "nel presepio, tutto parla della povertà 'buona', la povertà evangelica, che ci fa beati: contemplando la santa Famiglia e i vari personaggi, siamo attratti dalla loro disarmante umiltà. Anche in questo Natale, in mezzo alle sofferenze della pandemia, Gesù, piccolo e inerme, è il 'Segno' che Dio dona al mondo. Segno mirabile, come inizia la Lettera sul presepe che ho firmato un anno fa a Greccio. Ci farà bene rileggerla in questi giorni", la chiosa di papa Francesco.