cronaca

E' stato presentato a Seafuture a La Spezia
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 Fuggire da una situazione di pericolo grazie a un drone o ricevere i primi soccorsi in mare da uno di questi velivoli, che identifica i dispersi in qualsiasi condizione e sgancia una scialuppa di salvataggio. Non sono situazioni mutuate da un film d'azione, ma sono tra le ultime novità tecnologiche in fatto di droni presentate a Seafuture, la manifestazione che si svolge all'interno dell'Arsenale militare della Spezia e che vede protagonisti aziende, centri di ricerca, forze armate e cantieri che girano intorno al mondo della blue economy. Forvola, il megadrone progettato dalla Multidron e Byfarm di Alba, è stato presentato per la prima volta al mondo nella sua configurazione Sar (Search and Rescue), 'ricerca e salvataggio'.

Il drone multirotore, un prototipo funzionante, ha attirato l'attenzione di grandi realtà durante la fiera. Centoquaranta chili di peso, il megadrone "non è studiato per l'incursione e l'attacco, ma per salvare persone in difficoltà" sottolinea Alessio Gregori, uno dei cofounder. Il velivolo è in grado di individuare in mezzo al mare naufraghi e sganciare con precisione una zattera di salvataggio contenente beni di sopravvivenza e i primi soccorsi. "E' complementare a un elicottero, ha costi inferiori anche di manutenzione, può essere utilizzato anche con pessime condizioni meteo senza mettere a rischio la vita di piloti". Il megadrone, con una telecamera a infrarossi è in grado di volare per mezz'ora, può essere configurabile anche come mezzo di salvataggio. "Ce lo chiedono ad esempio per le piattaforme petrolifere, in caso di incendio per una fuga veloce". Basterà schiacciare un pulsante per salire a bordo del mezzo, proprio come sopra a una motocicletta aerea, e trovare così una rapida via di fuga.