porti e logistica

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 "È una vergogna assoluta, c’è una ferrovia costata l’ira di Dio fino ad Andora e poi va a binario unico in un imbuto demenziale fino a Finale ligure”. Lo sfido di rabbia arriva direttamente dal sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori. Operatori turistici e del commercio aspettano, ormai da anni, che da Roma venga dato il semaforo verde per il completamento del raddoppio ferroviario di Ponente.

Un’opera considerata fondamentale per la crescita e lo sviluppo non solo di questa fetta di Liguria ma di tutto il Nord Ovest. Pochi anni fa è stato inaugurato il raddoppio nella tratta tra San Lorenzo al Mare e Andora, ma i treni arrivati in quest’ultima stazione sono costretti a ‘stringersi’. Lungo il tratto che porta a Finale Ligure c’è il binario unico. È così chi arriva da Genova e chi arriva da Ventimiglia è costretto ad aspettare. Amministratori e mondo produttivo aspettano che Roma dia il via libera al completamente dell’opera. Certo è che la crisi di questi giorni non fa altro che rallentare e preoccupare.

“È un’opera che dovrebbe far parte del corridoio 5 - prosegue il primo cittadino di Diano Marina -. Doveva collegare Barcellona, Genova, Milano e Trieste in modo da essere un corridoio fondamentale per lo sviluppo commerciale e turistico e aiutare i nostri pendolari a diminuire i tempi di percorrenza, ma così serve a poco se poi passa un unico treno, potenziamenti non se ne possono fare è il treno passa quando può passare”. I finanziamenti per l'opera ci sono già. Nel decreto crescita del governo targato Lega-M5s, arrivato ormai alla sua conclusione è presente la misura. L'ex viceministro e ora responsabile alle Infrastrutture del partito di Salvini ha chiesto la nomina di un commissario. Ma le controverse vicende romane ora rischiano di rallentare tutto.