
Sono chiusure eccellenti che si faranno sentire durante il Natale genovese quelle avvenute negli ultimi sei mesi per le vie di Genova. Negozi storici, conosciuti da tutti, dove il tempo sembrava essersi fermato, presidi sociali per i quartieri costretti a tirare giù la saracinesca per sempre, lasciando un vuoto nel tessuto del commercio di vicinato. Analizziamo le chiusure dell'ultimo anno dopo il bilancio del 2024, che mostrava un numero ancora più alto di negozi storici in chiusura.
Le chiusure, un duro colpo per la storia del commercio genovese
Era il 20 aprile quando, dopo 78 anni di attività, ha chiuso per sempre i battenti Castaldi, storico negozio di abbigliamento nel quartiere di San Teodoro. Il punto vendita di via Bruno Buozzi - aperto dal 1947 - ha prima effettuato una vendita promozionale, poi ha chiuso. A maggio è stato il turno di Angelucci dal 1919, che ha poi terminato l'attività nell'estate. Un pezzo di storia del commercio genovese, con il punto vendita di via 5 dicembre, a solo qualche passo da via XX Settembre. Il mese dopo ha chiuso i battenti un altro presidio del centro storico di Genova, la pasticceria Fortuna, di vico dei Notari, a pochi passi da piazza delle Erbe, che ha salutato i suoi clienti per l'ultima volta. Più recentemente un altro duro colpo, quello di Giglio Bagnara: dopo 156 anni uno dei negozi che ha fatto la storia del commercio genovese in via Sestri, a Sestri Ponente, ha chiuso neanche un mese fa.
Le aperture, nuova linfa tra via Roma e galleria Mazzini
Contemporaneamente, sono diverse le realtà che stanno aprendo in varie parti della città. Questo settembre si registra "movimento" tra via Roma e galleria Mazzini, dove ha aperto il corner Rolex di Montres e Bjijoux, che ha perso il posto del negozio Michael Kors chiuso da più di un anno e mezzo, che aveva lasciato un vero e proprio vuoto nella via. Per la prima volta un punto vendita monomarca ha aperto i battenti nel negozio prima occupato da Peter Pan, storico negozio di calzature per bimbi, Magil. Anche in questo caso si parla di abbigliamento per bambini, da o a 18 anni. Sempre in galleria Mazzini, dove prima c'era un centro estetico, ha aperto Fiore Hair Studio in Galleria, il secondo salone di Gaetano Fiore dopo quello in via Cesarea.
Sono 140mila le attività chiude negli ultimi 12 anni in Italia
Sono ben 140mila le attività chiuse negli ultimi 12 anni in Italia e altre 114mila che rischiano di fare la stessa fine entro i prossimi 10. Le serrande continuano ad abbassarsi con la perdita, tra negozi e attività ambulanti, che riguarda soprattutto i centri storici e i piccoli comuni. A fotografare questo scenario di crisi è un'analisi dell'Ufficio studi di Confcommercio di novembre 2025. Il trend negativo, in assenza di nuove ed efficaci politiche di rigenerazione urbana e senza interventi per riutilizzare gli oltre 105mila negozi sfitti (un quarto dei quali da oltre un anno), è destinato ad aggravarsi ulteriormente con il rischio di perdere, da qui al 2035, altre 114mila imprese al dettaglio. In pratica, oltre un quinto delle attività oggi esistenti sparirebbe con gravi conseguenze per l'economia urbana, la qualità della vita e la coesione sociale.
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