cronaca

Impiegati 45 minuti per percorrere il tragitto da Genova Nervi all'autogrill di Sant'Ilario
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Basta la foto a spiegare praticamente tutto, il messaggio a corredo è il grido di chi, svolgendo un lavoro fondamentale per tutta la comunità, fa i conti con il caos autostrade.

"Volevo fare i miei complimenti ad Autostrade che ci sta tenendo bloccati, in ambulanza in coda in direzione Livorno da Genova" scrive in un post sul gruppo Facebook Comitato Autostrade Chiare una milite del 118 che opera nelle pubbliche assistenze. Cantieri, incidenti, code e nessuna corsia di emergenza causano situazioni simili. "Da Genova Nervi all'autogrill di Sant'Ilario abbiamo impiegato 45 minuti, 45! Ma di cosa stiamo parlando?". Anche in questo giovedì la situazione sulla A12 è risultata critica con code per lavori che hanno interessato il tratto Genova Est e Recco.

Nel caso specifico non si trattava di una corsa di emergenza, solo in quel caso infatti le pubbliche assistenze possono accendere le sirene e chiedere ai veicoli davanti di farsi da parte, cosa per altro non semplicissima quando mancano le corsie di emergenza. Ma la situazione è sintomatica di una problematica che durerà a lungo. La condizione delle autostrade liguri imporranno lavori per anni.

La situazione è inevitabile. "Se capitasse un'urgenza, per sfortuna, in autostrada, prima di arrivare sul target impiegheremmo troppo tempo. L’estate scorsa mi è capitato di dover andare alla Spezia in urgenza: un viaggio assurdo tra cambi di corsia, cantieri e quant’altro è veramente un enorme disagio. Tratti di strade chiuse e nessun operaio (a vista ndr). Da due anni a questa parte è una tragedia, oltre al fatto che è piuttosto pericoloso dover cambiare corsia di continuo" racconta ancora la milite del 118.


Intanto il prossimo 18 giugno in largo Lanfranco a Genova Primocanale con il suo editore Maurizio Rossi, senatore e membro della Commissione Trasporti XVII Legislature scende in piazza al fianco dei genovesi e liguri per dire no ai 9 miliardi di soldi pubblici che finirebbero nelle mani della famiglia Benetton col passaggio di Autostrade allo Stato attraverso la trattativa che coinvolge Atlantia e Cassa Depositi e Prestiti (GUARDA QUI).