Cultura e spettacolo

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Lo spettacolo, che conclude il 2025 del teatro, in scena dal 19 al 21 dicembre
1 minuto e 38 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Il 2025 del Carlo Felice si chiude, dal 19 al 21 dicembre, con Boléro-Ravel che ha debuttato con grande successo lo scorso ottobre al Teatro Comunale di Bologna, uno spettacolo che sostituisce Coppélia il cui allestimento scenico è andato distrutto in un incendio divampato alcune settimane fa nel deposito dove i proprietari della produzione custodivano scene, costumi e altri materiali. Nato da un'idea di Daniele Cipriani con un testo di Vittorio Sabadin e la regia di Anna Maria Bruzzese, racconta la storia del compositore Maurice Ravel, di cui ricorrono 150 anni dalla nascita, attraverso alcune delle sue pagine più celebri, scritte per la danza, che saranno eseguite dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Paolo Paroni. Protagonisti saranno Sergio Bernal e Luciana Savignano, l'etoile che ai Parchi di Nervi nel 1980 danzò proprio il Bolero con la coreografia di Maurice Bejart.

In scena gli episodi più significativi della vita del compositore

Cipriani fonde in Boléro-Ravel gli episodi più significativi della vita del compositore, a partire da quella che è probabilmente la sua opera più nota commissionatagli dalla ballerina e attrice Ida Rubinstein di cui era rimasto ammaliato. Tra passi di danza e ricordi che riaffiorano dal passato viene evocata la genesi del capolavoro all'interno di un viaggio nella musica di Ravel e, in particolare, nelle sue composizioni per balletto. Anche per Boléro-Ravel sono confermate le introduzioni all’ascolto di circa 30 minuti che gli spettatori delle singole recite potranno seguire in Sala Paganini, da 45 minuti prima dell’inizio, a cura degli allievi del Conservatorio “Niccolò Paganini” e del Liceo Coreutico “Piero Gobetti” mentre venerdì 19 dicembre, alle ore 19, sempre in Sala Paganini, sarà inaugurata l’esposizione permanente della mostra fotografica I grandi del balletto classico, donata al Teatro Carlo Felice dalla curatrice Francesca Camponero: istantanee tutte rigorosamente in bianco e nero che ritraggono celebri danzatori, tra cui Rudolf Nureyev, Margot Fonteyn, Vladimir Vasiliev, Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Roland Petit e Natalia Makarova, molte delle quali scattate nel corso dei passati Festival di Nervi.

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