GENOVA - Lo spettacolo teatrale “Fantozzi. Una tragedia”, in programma all’Ivo Chiesa fino all’11 febbraio, è andata in scena oggi nella sala di somministrazione della chemioterapia dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, condividendo insieme ai pazienti un momento di spensieratezza, in un luogo di dolore ma anche di speranza, e portando uno spunto di riflessione sui più celebri personaggi ideati dall’indimenticato Paolo Villaggio. Grazie alle immagini di Primocanale Production, Regione Liguria e il Teatro Nazionale di Genova hanno infatti lasciato l’iniziativa “prima diffusa”, pensata per coinvolgere i lavoratori e gli ospiti di ospedali, Rsa, carceri e Rems in omaggio alla figura del ragioniere più famoso d’Italia e alle altre maschere nate dalla penna di Villaggio. Grazie a questo progetto, curato dalla coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria Jessica Nicolini, lo spettacolo sarà visto in oltre 50 strutture assistenziali, ospedaliere e carcerarie che hanno già fatto richiesta per il video, dopo il successo di "A Midsummer Night's Dream" del Teatro Carlo Felice.
“La cultura è un diritto di tutti, partendo da questo presupposto abbiamo deciso di diffondere i nostri spettacoli nei luoghi dove ci sono persone che non possono andare a teatro" spiega la coordinatrice alle politiche culturali di Regione Liguria Jessica Nicolini: negli ospedali, nelle carceri e nelle Rsa. Un modo per regalare un momento di conforto grazie all'arte. Per questo oggi siamo al Cancer Center del San Martino di Genova, un luogo di dolore ma anche di speranza, dove è stato diffuso lo spettacolo di Davide Livermore, “Fantozzi. Una tragedia”, e speriamo di aver regalato almeno un sorriso ai pazienti in cura in un momento così difficile. Ne basta anche uno per ritenerci soddisfatti. Grazie alle oltre cinquanta realtà della Liguria che hanno aderito a questa iniziativa, grazie al San Martino di Genova e a tutti i suoi lavoratori per aver permesso la realizzazione di questo progetto che sicuramente continuerà”. A ripagare sono le reazioni dei pazienti e degli anziani che ringraziano ogni volta per questo bel regalo.
"La scorsa volta ero stata in una rsa, dove c'erano le signore che si volevano vestire bene come se fossero pronte per andare a teatro. C'era una signora che si ricordava di quando andavo al teatro col papà, un'altra che addirittura non era mai stata all'opera e quindi, quasi con gli occhi lucidi, si è goduta l'opera lirica"
E Fantozzi ben si presta per portare qualche attimo di spensieratezza nelle corsie di ospedale, una sorta di teatroterapia che fa bene al cuore delle persone, come ribadito anche dall'assessore alla sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola. "Portare l'arte, in questo caso il teatro, anche nei luoghi in cui c'è sofferenza, dolore e necessità di cure, è importante. Intanto perché la medicina non è fatta solo di farmaci, interventi chirurgici e visite, ma anche di cura della parte psichica e più intima della persona. E se durante le terapie si ha la possibilità di ascoltare un'opera o di vedere uno spettacolo di prosa, si allieta l'animo delle persone e si migliora il processo di cura. Mutuando le parole di Fantozzi, portato in scena grazie a una brillante intuizione di Davide Livermore, si potrebbe dire 'come è umano' perché anche questa, di fatto, è umanizzazione delle cure".
In occasione della prova generale dello spettacolo è stato realizzato un video della pièce, condiviso tramite link con tutte le strutture che lo hanno richiesto. In questo modo ognuno ha potuto adattare le modalità e le tempistiche di visione di “Fantozzi. Una tragedia” alle esigenze della propria realtà. "In un luogo di dolore e di speranza, come quello del Cancer Center, stamani abbiamo nuovamente provato a regalare qualche attimo di sollievo ai nostri pazienti attraverso la proiezione dello spettacolo", afferma il direttore generale dell'Ospedale Policlinico San Martino Marco Damonte Prioli. "Siamo felici che, dopo il Teatro Carlo Felice, anche il Teatro Nazionale abbia voluto dare il proprio contributo, aiutandoci ad umanizzare sempre più le cure e l'assistenza offerta, in un luogo dove, ogni giorno, vengono accolte centinaia di persone".
“La prima diffusa è un'iniziativa a cui abbiamo aderito con grande entusiasmo. Siamo da sempre convinti che l'arte possa migliorare la qualità della vita di una comunità e in questo senso siamo particolarmente grati alla Regione Liguria, che con questa iniziativa ci permette di raggiungere moltissime persone che diversamente non potrebbero fruire del Teatro", dichiara Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova e regista dello spettacolo. "Ci auguriamo che la condivisione di uno spettacolo come il nostro "Fantozzi. Una tragedia" possa offrire un momento di svago, leggerezza ma anche nutrimento per la mente, a chi sta attraversando una fase difficile della propria vita".
IL COMMENTO
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